Ponte sullo Stretto, la clamorosa figuraccia di Falcomatà e Caminiti a Bruxelles: totalmente ignorati dall’UE

I Sindaci di Reggio Calabria e Villa San Giovanni hanno chiesto di bloccare il Ponte sullo Stretto alle istituzioni UE che da decenni chiedono all'Italia di realizzare il Ponte sullo Stretto! E infatti ieri sono stati totalmente isolati

Non potevano fare una figuraccia peggiore i Sindaci No-Ponte di Reggio Calabria e Villa San Giovanni, Giuseppe Falcomatà e Giusy Caminiti, entrambi espressione del Partito Democratico: ieri hanno partecipato ad un incontro nella sede del Parlamento Europeo di Bruxelles che se lo avessero fatto nel circolo dell’Arci di Cannitello o al Centro Sociale di Gallico sarebbe stato (per loro) molto più edificante. Già, perchè i nostri eroi sono stati totalmente ignorati dalle istituzioni dell’Unione Europea: all’incontro, infatti, non ha partecipato alcuna autorità istituzionale e alcun membro della Commissione.

Chiuse in quella saletta c’erano circa 40 persone, compresi i tecnici addetti ad audio e video. Neanche i partecipanti illustrati nella locandina hanno effettivamente preso parte all’iniziativa, organizzata dai gruppi parlamentari europei di sinistra a cui aderiscono gli italiani Pd, M5S e AVS. E infatti gli unici otto eurodeputati presenti erano esclusivamente italiani e tutti fortemente schierati a sinistra: gli onorevoli Ruotolo, Tridico, Antoci, Marino, Guarda, Orlando, Corrado e Lupo. Avrebbe dovuto partecipare anche Mimmo Lucano, che però ha preferito andare a Reggio Calabria per incontrare il Prefetto su questioni legate alla sua decadenza da Sindaco di Riace.

Le figuracce di Falcomatà e Caminiti: hanno chiesto all’UE di bloccare un progetto che l’UE chiede all’Italia da decenni

I Sindaci di Reggio Calabria e Villa San Giovanni, Giuseppe Falcomatà e Giusy Caminiti, già protagonisti di un controverso ricorso al TAR contro il Ponte sullo Stretto (pagato con i soldi dei cittadini), ieri hanno chiesto all’UE di bloccare la realizzazione del Ponte sullo Stretto in base a cavilli burocratici e amministrativi. Ma l’UE – come abbiamo già scritto – neanche è andata ad ascoltarli. I vertici dell’Unione Europea non hanno neanche ritenuto opportuno mandare qualcuno a sentire cosa dicevano. Dopotutto non è una novità che l’Unione Europea chiede all’Italia di realizzare il Ponte sullo Stretto da decenni, considerandolo “prioritario” ed “essenziale” per il completamento del Corridoio Europeo Helsinki-Palermo (Scandinavia-Mediterraneo), di cui è oggi l’unico snodo mancante. Tanto che di recente l’UE ha persino finanziato la progettazione esecutiva del progetto del Ponte sullo Stretto.

Particolarmente stucchevole l’intervento del Sindaco di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, che ultimamente non ne azzecca una dopo la mega figuraccia nazionale con il Presidente INGV Carlo Doglioni: introdotta da un surreale preambolo linguistico sull’appellativo di “Sindaca“, se le piace o meno e se qualcuno lo usa addirittura in modo dispregiativo nei suoi confronti, il Sindaco villese ha rivolto un accorato appello all’altro lato del tavolo chiedendo all’Unione Europea di bloccare l’iter realizzativo del Ponte sullo Stretto “prima che arrivi al CIPESS, perchè altrimenti poi sarà impossibile fermarlo“. Peccato però che dall’altro lato non c’era alcun rappresentante UE ma soltanto i suoi connazionali compagni di partito. Ovviamente totalmente impotenti nel poter bloccare alcunché. Ridicola.

Ancora più incredibile la posizione del Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, che ha sfiorato i confini del paranormale. Il primo cittadino reggino, infatti, ha deciso di non andare a Bruxelles in presenza e ha affidato le sue speranze e i suoi auspici ad un collegamento in streaming da Palazzo San Giorgio, e si è espresso con i toni di un adolescente militante di partito. “Mi auguro che il Ponte non si realizzi” ha detto Falcomatà, emarginandosi ulteriormente da un dibattito che doveva vederlo attore protagonista e a cui si rivolge invece non come Sindaco Metropolitano di una delle due aree interessate dalla grande opera, ma parlando come un esterno che limita i suoi interventi ad auspici e desideri personali. Per giunta negativi. Ma i reggini non hanno soltanto notato quanto Falcomatà sia finalmente uscito allo scoperto dalle ipocrisie sul Ponte sullo Stretto, su cui fino a due giorni fa dichiarava pubblicamente di “non essere contrario“; ancor più raccapricciante come il Sindaco abbia deciso di non andare a Bruxelles perchè nella stessa giornata di ieri, pochi minuti dopo l’intervento con l’autorevolissima platea di Bruxelles, doveva recarsi al porto di Reggio Calabria per celebrare con un post su Facebook l’inizio dei lavori del Museo del Mare, una grande opera da oltre 125 milioni di euro che per la città di Reggio Calabria ha certamente un valore analogo a quello che il Ponte sullo Stretto ha per l’Italia intera. Un’opera ideata da Scopelliti che dieci anni fa Falcomatà definiva una “faraonica cattedrale del deserto“, bloccandone proprio l’apertura del cantiere, e che invece oggi esalta come “quello che diventerà uno dei luoghi più belli d’Europa e del Mediterraneo“. E la coerenza andava per l’ennesima volta a farsi strabenedire…

Rimane la fotografia con 19 scienziati che sorridendo sventolano un foglio con scritto “No Ponte” nei locali del Parlamento Europeo: il più convinto, al centro e con le mani in alto, è un affermato statista del calibro di Saverio Pazzano.

Che profonda tristezza!

no ponte bruxelles 19 febbraio 2025no ponte bruxelles