Domotek Volley-Castellana Grotte, Polimeni: “pubblico da record e gruppo straordinario. Laganà? Ha gli attributi”

La Domotek Volley Reggio Calabria batte 3-0 Castellana Grotte: il commento a caldo di mister Polimeni nel post gara

StrettoWeb

La Domotek Volley supera agevolmente Castellana Grotta nella sfida della 19ª Giornata di Serie A3 Girone Blu. I reggini si impongono per 3-0 davanti a un PalaCalafiore pieno e festante. Per i reggini arriva anche la seconda posizione in classifica.

Nel post gara mister Polimeni ha analizzato così la partita: “non possiamo ripeterci nelle parole, ogni domenica ci sono numeri di pubblico maggiori, anche oggi un’affluenza incredibile. Nuovo record stagionale. Siamo nati da pochissimo quando vedi qui oltre 1000 persone qui è qualcosa di pazzesco, straordinario. Bisogna elogia la nostra comunità ma anche la nostra dirigenza che sta facendo un grosso lavoro per creare un senso di appartenenza alla nostra maglia e al nostro sport che purtroppo non è conosciutissimo. Però stiamo crescendo giorno dopo giorno, stiamo conquistando tutte le scuole, questo ci permette di pensare in grande a 360° gradi non solo per la prima squadra ma anche per qualcosa che ci può regalare soddisfazioni anche collaterali.

Gruppo? L’ho sempre detto, ora si possono comprendere le mie parole. Questo è un gruppo straordinario, fatto di persone che hanno raggiunto miglioramenti strepitosi da inizio anno a oggi. Quando parlo di gruppo non parlo del sestetto che gioca di più, parlo di tutti gli effettivi. Avete visto Galipò che oggi è entrato e ha fatto un colpo importante. Una scelta tattica giusta, ideale. È un ragazzo che viene dalla Serie C, è arrivato con altre caratteristiche, non poteva accostarsi al livello tattico di questa categoria.

Posso farvi l’esempio di Max Lopetrone, un ragazzo che sta migliorando giorno dopo giorno. Gli ho fatto una battuta: ha difeso più nell’ultimo mese che in tutto l’anno scorso. La realtà è che è un ragazzo che ha qualità ma il contorno, non solo a livello dei compagni, ma anche di staff tecnico e societario, fa parte del miglioramento di un atleta. Posso nominare qualsiasi persona.

Domenico Laganà sta facendo un’annata straordinaria. Laddove non è ancora straordinario ci stiamo lavorando perchè le sue qualità possono permettergli, in questo deve crederci anche lui, di crescere ancora perchè è un ragazzo che gioca per la sua città e anche quando non giocava per la sua città ci metteva l’anima. Oggi da capitano è oltremodo responsabilizzato e non gli è mai pesato: questo vuol dire che oltre alle caratteristiche tecniche ha anche gli attributi. Avere questo ruolo non è facile. Domenico può ancora migliorare nonostante non abbia più 20 anni. Noi crediamo in lui in questo senso, lui può ancora migliorare e sono sicuro che lo farà. Sta facendo un’annata straordinaria, nulla da dire.

Gioia del Colle? Sarà una settimana difficilissima dal punto di vista logistico perchè dovremmo allenarci in altre strutture e con orari completamente disagiati. Ma quando alleni un gruppo la prima cosa che cerchi di inculcare è la parola ‘sacrificio’. Ma questi ragazzi di questa parola sono maestri. Siamo sicuri che ottempereranno al meglio a queste difficoltà che tra l’altro permetteranno loro di giocare in un palcoscenico ancora più bello perchè il PalaCalafiore è un teatro che né in questa né in altre categorie tutte le società si possono permettere.

Sogni? Nel bene e nel male sono un sognatore. Lavoro ogni giorno per migliorarmi e migliorare tutto ciò che ogni giorno gira intorno a me. È chiaro che l’auspicio e l’obiettivo è quello di riempire ancora di più il PalaCalafiore e di portare nel tempo, con calma, con pazienza, com’è giusto che sia, quello che Reggio merita e che probabilmente non ha mai avuto a livello di categoria. Adesso ci concentriamo su Gioia del Colle che è una partita tostissima e durissima. Sappiamo la loro forza, la loro caratura, l’ambiente. È chiaro che noi andremo a giocarci la nostra partita. Sono sicuro che poi, l’ambiente esterno, sono sempre stato convinto, influisca tanto e non quanto, perchè poi quando sei in campo pensi all’attrezzo e a chi ci va di qui e chi ci va di là“.

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