Così come anticipato qualche ora fa, con la più classica delle “veline”, ecco arrivata la nota ufficiale del Messina sul mancato pagamento degli stipendi. Anzi, più che del Messina, dell’AAD Invest Group. Del comunicato, infatti, non c’è traccia – almeno per il momento – sull’unico canale ufficiale della società, Facebook, mentre la sola pubblicazione è sul sito ufficiale dell’AAD Invest.
I toni della nota sono quelli previsti: l’alibi della situazione precedente in Belgio, al Deinze, nascosto dietro un presunto “problema amministrativo”. Un po’ come il pasticcio burocratico di qualche settimana fa sull’autorizzazione della firma. Sta di fatto che la proprietà non molla e dice di andare avanti. Il problema però – e questo sì che è un vero problema – è la credibilità persa in poche ore dopo settimane di annunci e belle parole. I tifosi, infatti, ora non credono più a una singola parola e chiedono la testa dei vertici.
Il comunicato ufficiale
“A seguito delle recenti informazioni sui contributi non versati e sul rischio di penalità per l’ACR Messina, AAD Invest Group desidera chiarire la situazione. Dal nostro arrivo, abbiamo fatto un punto d’onore per dare priorità alla regolarizzazione di tutti gli stipendi e dei pagamenti ai fornitori che non erano stati pagati per diversi mesi. L’ACR Messina non si riduce solo ai giocatori e allo staff tecnico, ma comprende un ecosistema completo che deve essere sostenuto in modo responsabile e sostenibile”.
“Un problema amministrativo ha comportato un ritardo nel pagamento dei contributi sociali. Tuttavia, sono state adottate misure immediate per risolvere questa situazione nel più breve tempo possibile. Anche se la penalità è presa in considerazione, non influisce in alcun modo sulla nostra determinazione. Il nostro obiettivo rimane chiaro: garantire il mantenimento in Serie C tramite i play-ins e continuare la strutturazione del club a lungo termine”.
“Nei prossimi giorni, verrà comunicata una data per l’arrivo del signor Doudou Cissé a Messina. Durante questo viaggio, tutte le garanzie bancarie necessarie saranno presentate per finalizzare il dossier e garantire una totale serenità per il resto del progetto. Restiamo determinati ad accompagnare l’ACR Messina verso un futuro solido e sostenibile, in tutta trasparenza con i tifosi e tutte le parti interessate del club”.
Questa la nota ufficiale. Emerge un dettaglio grottesco: qualcuno dovrebbe dire ad AAD Invest che nel calcio, e in Italia – pur essendo questo un termine inglese – si chiamano playout e non play-ins, presenti invece nel basket. Detto questo, la proprietà garantisce chiarezza e trasparenza, annunciando il ritorno di Cissé in città, di nuovo, dopo la conferenza di qualche settimana. Il rischio, però, è che sia troppo tardi.
I commenti dei tifosi
Questi, infatti, alcuni dei commenti sui social che fanno capire come la credibilità di questi soggetti – agli occhi dei tifosi – sia perduta.
“Ridicoli! Ormai avete perso ogni tipo di credibilità! Polli chi vi crede ancora… vergognatevi”.
Ma quando mai, una società normale sa che deve pagare i contributi sennò incorre in penalizzazioni, di che stiamo parlando, siete i soliti ciarlatani che dispiacere grande che ci avete dato.
Vi abbiamo voluto dare fiducia nonostante le premesse e le voci sul vostro conto erano tutt’altro che buone. Lo abbiamo fatto perché eravamo disperati ed esausti con Sciotto e qualunque cosa ci sembrava meglio, abbiamo accettato il rischio e deciso di sostenervi fino a che non fosse stato tutto chiaro, nel bene o nel male. C’erano già stati episodi “controversi” dall’insediamento di questa nuova società, ma tutto era ancora nel limite del “giustificabile”. Questo no, non si può giustificare, non può esserci nessuna spiegazione. Non disturbatevi a venire a Messina, né a cercare di giustificarvi perché ormai la credibilità è persa. Il futuro ormai è chiaro, ma vi chiedo solo una cosa: fateci morire con un colpo secco, non tiratela per le lunghe e soprattutto non rimettete tutto nelle mani di Sciotto.
Col Trapani disertate lo stadio che questi pagano i stipendi con i soldi dei biglietti allo stadio. Manenti in confronto era un bravo ragazzo.
Che delusione! Che tutto fosse fin troppo “strano” lo avevano capito anche i sassi ma che non pagassero manco i contributi previdenziali… figurarsi le due imminenti rate da milioni di euro…con cosa le pagano, con i soldi del monopoli?
Si sono giocati tutta la credibilità che gli era stata data…ormai, a queste scuse non cci crede più nessuno.
Supercazzola. Andate via, non vi crede nessuno.





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