A Reggio Calabria un pezzo di storia del calcio: Donadoni e Tassotti si raccontano davanti a una sala piena di studenti | FOTO e VIDEO

Oggi, giovedì 16 gennaio, il primo degli incontri legati alla mostra "Il Calcio è Arte": presenti in città Roberto Donadoni e Mauro Tassotti

  • Evento con Tassotti e Donadoni a Reggio Calabria
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
  • Donadoni e Tassotti
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
  • Evento con Tassotti e Donadoni a Reggio Calabria
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  • Evento con Tassotti e Donadoni a Reggio Calabria
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  • Donadoni Falcomatà Tassotti
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  • Evento con Tassotti e Donadoni a Reggio Calabria
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  • Evento con Tassotti e Donadoni a Reggio Calabria
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  • Evento con Tassotti e Donadoni a Reggio Calabria
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  • Evento con Tassotti e Donadoni a Reggio Calabria
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  • Mauro Tassotti
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  • Roberto Donadoni
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  • Falcomatà
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  • Evento con Tassotti e Donadoni a Reggio Calabria
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  • Mauro Tassotti
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  • Roberto Donadoni
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  • Evento con Tassotti e Donadoni a Reggio Calabria
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  • Evento con Tassotti e Donadoni a Reggio Calabria
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  • Roberto Donadoni
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  • Evento con Tassotti e Donadoni a Reggio Calabria
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  • Mauro Tassotti
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  • Mauro Tassotti
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Un pezzo di storia del calcio italiano. A Reggio Calabria. E, per questo, l’Auditorium Versace, al Ce.Dir, non poteva che essere strapieno. Pieno di ragazzi, di studenti reggini, per incontrare da vicino quelli che erano gli idoli dei propri papà: Roberto Donadoni e Mauro Tassotti. Non c’è bisogno di presentazioni, ovviamente: si tratta di due monumenti del Milan e della Nazionale, maglie con cui hanno fatto la storia. E oggi i due ex calciatori sono stati ospiti sullo Stretto per il primo degli incontri legati alla mostra “Il Calcio è Arte”, sui cimeli del calcio esposti alla Pinacoteva Civica.

L’incontro, moderato da Roberto Marchesi, giornalista di Amazon Prime Sport, è stato introdotto dal Sindaco Falcomatà, che ha aperto l’evento con i saluti ai due ex giocatori, spiegando anche i numeri della mostra e l’importanza della stessa in città. Successivamente, hanno preso la parola i due campioni, mentre nel maxi schermo alle loro spalle venivano trasmesse alcune immagini del passato, dei loro gol e di alcune loro azioni storiche.

Da Berlusconi e Baresi a Sacchi e Capello, i grandi leader

Il nome dell’incontro è “La Leadership nel calcio”. Non si può, dunque, non parlare di leader, dei leader di quel Milan. Per Donadoni “chi ti fa diventare un leader sono i compagni che hai al tuo fianco. Da noi son passati tanti leader, tanti calciatori di una certa importanza. Parlando di Milan, il più grande leader in assoluto è stato Silvio Berlusconi. Quando arrivai, erano i primi tempi con lui da Presidente, ci dovevamo conquistare l’accesso alla Coppa Uefa contro la Sampdoria. Fu un anno difficile, il primo. Lui arrivò, mi prese sotto braccio e mi disse: ‘la gente pensa che io trasformi in oro qualsiasi cosa che tocchi. Non è così, ma ovviamente non lascio nulla di intentato, dormo 4 ore a notte per capire cosa fare per migliorare e questo dovete farlo anche voi’. Quella frase mi colpì molto”.

Poi risponde Tassotti. “I leader in quel Milan? Beh, Franco Baresi, anche se era un leader silenzioso, non parlava molto, però ci trasmetteva come si sta in campo, come ci si allena. Sacchi, poi, per me è stato un innovatore, un maestro. Fino ad allora pensavamo che si dovesse far poco in settimana per poi dare tutto la domenica. Invece Sacchi ci ha spiegato che in allenamento in settimana si doveva dare il 100% per poi correre la domenica. Avevamo grande sicurezza e grandi conoscenze in partita, sapevamo già cosa sarebbe successo”.

Da Sacchi a Capello, allenatori e approcci diversi ma risultati molto simili. “Capello ha ereditato quel tipo di mentalità di Sacchi, aveva anche giocato in squadre importanti e quindi conosceva lo spogliatoio, sapeva modulare il rapporto tra calciatore e allenatore. Capello ha capito che quella seconda parte di Milan aveva dei giocatori che, pur giocando già con Sacchi, erano diversi rispetto a quando giocavano con Sacchi. Era una persona di buon senso, quando subentrò a Niel Liedholm non veniva dal calcio, perché faceva un altro ruolo, di responsabile”, le parole di Donadoni.

Donadoni: “non mi sono mai goduto le grandi vittorie, pensavo sempre al dopo”

Dai grandi maestri e le vittorie alle difficoltà: “il primo anno al Milan è stato veramente difficile, poi sono arrivate le vittorie, quelle più importanti, della Champions League, e io neanche festeggiavo, neanche me le godevo, perché pensavo subito a dopo. Mi è successo anche da allenatore, visto che sono diventato C.T. della Nazionale subito dopo la vittoria del Mondiale nel 2006″.

Tassotti: “la tecnica l’ho imparata in strada”

Vista anche la presenza dei tanti ragazzi, Tassotti evidenzia cosa è cambiato rispetto ai suoi tempi: la tecnica del calcio l’ho imparata in strada, sotto casa, dove le mamme stendevano i pani, con giubbotti e alberi come pali. La tecnica non l’ho imparata né all’oratorio e né a scuola calcio. Quando portavo i miei figli a scuola calcio vedevo che si allenavano due ore il lunedì, due il mercoledì, poi la partita, io invece tutte quelle ore le facevo in un giorno, sotto casa, e mi divertivo, perché inizialmente era sempre un divertimento. Per me diventare un calciatore professionista era un sogno”. 

Falcomatà: “contento di accogliere due grandi campioni”

“Sono contento di accogliere nella nostra città calciatori e campioni importanti come sono stati Roberto Donadoni e Mauro Tassotti. Da ragazzo sognato di giocarci insieme, non ci sono riuscito, ma averli oggi, da sindaco di Reggio Calabria insieme a tanti studenti è una bella notizia”. Così il sindaco metropolitano reggino Giuseppe Falcomatà.

“Quello di oggi – ha aggiunto – è il primo di una serie di incontri promossi dalla World Football Collection nell’ambito della mostra ‘Il Calcio è Arte’, con la convinzione e consapevolezza della straordinaria forza che il calcio può dare, con il suo linguaggio universale, anche per affrontare, con i più giovani, temi quali la leadership, solidarietà, contrasto al razzismo, la pace, la cooperazione, la povertà alimentare. Argomenti che affronteremo fino al 3 marzo. E’ una vetrina importante per la nostra città – ha concluso Falcomatà – che potrà essere ulteriormente conosciuta, non solo per la sua storia, ma anche per il suo legame con il calcio”.

Successivamente per Roberto Donadoni e Mauro Tassotti la visita ufficiale la mostra ‘Il calcio è Arte’ alla Pinacoteca Civica a fianco al Teatro Cilea, all’interno della quale sono esposti tra i più importanti cimeli calcistici italiani e mondiali.

Gli appuntamenti di domani

Domani venerdì 17 gennaio, alle 11:30 sempre all’Auditorium ‘Gianni Versace’ del Cedir a Reggio Calabria, sarà la volta dell’incontro con Antonio Cabrini, ex difensore della Juventus e della Nazionale, campione del Mondo nel 1982, e Gianluca Zambrotta, ex difensore di Milan e Juventus, campione del Mondo del 2006. Con loro si parlerà di ‘Ieri e oggi, l’evoluzione del calcio’ con la moderazione di Roberto Gotta.

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