La preziosa eredità del Capodanno RAI: adesso Reggio sogna di tornare una città di Serie A

Il Capodanno RAI ha lasciato un grande entusiasmo a Reggio Calabria: la città sembra risvegliata da un decennio abbondante di torpore dovuto a degrado e sottosviluppo, e adesso ha una consapevolezza nuova

StrettoWeb

No, Reggio Calabria non è destinata al degrado perpetuo. La città sta vivendo i giorni successivi al Capodanno RAI con una consapevolezza nuova. Reggio ha ricominciato a sognare di poter essere grande, di poter tornare ad essere una città di serie A. Come non lo è mai stata prima, adesso che è Città Metropolitana: tra le 10 principali d’Italia, un riconoscimento storico che riscatta lo scippo del Capoluogo e toglie ogni alibi alla comunità. Con la grande festa del Capodanno RAI, i reggini hanno ritrovato orgoglio e senso di appartenenza, ma soprattutto hanno ritrovato una speranza che sembrava perduta: Reggio può rialzarsi, le cose possono ricominciare a funzionare, la città può invertire la rotta.

Non era facile, non era semplice, non era scontato. Anzi. Serviva proprio un grande evento di questa portata, e che andasse così bene, per risvegliare entusiasmi da troppo tempo sopiti, a colpi di batoste come quelle che ripetutamente la città ha subito negli ultimi 12 anni.

E’ una sensazione strana quella che si respira in questi primi giorni del 2025 in città. In fondo, nulla è cambiato in modo concreto e tutti i problemi restano invariati, e gravi, a pesare sulla quotidianità del reggini. Ma c’è una nuova consapevolezza che le cose possano cambiare, che una nuova alba può arrivare, che la città può tornare grande davvero. Non sarà facile, servirà tempo, ma c’è una nuova classe dirigente politica che si è affacciata alla Regione e che raccoglie consensi e apprezzamenti bipartisan. Il governatore Occhiuto è molto stimato per il suo impegno per Reggio, fortemente stimolato dalla passione dell’On. Francesco Cannizzaro. Non solo il Capodanno RAI, ma anche lo sviluppo dell’Aeroporto con l’arrivo di Ryanair e la prospettiva della costruzione – sempre più imminente – del Ponte sullo Stretto, oltre allo straordinario sviluppo del porto di Gioia Tauro, risvegliano il senso di appartenenza di una comunità per troppo tempo depressa e disillusa nel momento in cui dopo un decennio di picchiata ha toccato il fondo, ultima in Italia per qualità della vita.

E’ un momento importante per Reggio Calabria, che adesso ha il compito di coltivare questo grande sogno di rinascita. Non sarà facile e non ci vorrà poco tempo, ma senza la consapevolezza di potercela fare non si può neanche iniziare un percorso tortuoso ma al tempo stesso virtuoso. Reggio può farcela e il Capodanno RAI lo ha dimostrato ai reggini, che oggi si augurano di vedere questo 2025 come l’inizio di una nuova era di sviluppo.

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