Cecilia Sala è rientrata ufficialmente in Italia. Dopo l’annuncio di questa mattina, nel pomeriggio la giornalista – detenuta in Iran dal 19 dicembre – è atterrata all’Aeroporto di Ciampino. Ad attenderla, oltre al compagno, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Dopo essere uscita dall’aereo, e aver sceso velocemente le scalette, Cecilia si è fiondata rapidamente verso il compagno, Daniele Raineri, abbracciandolo. Dopo l’incontro con il compagno, anche quello con i familiari e con il Premier Giorgia Meloni, che la giornalista ha ringraziato in un veloce scambio di battute.
“Papà ti voglio bene, finalmente questa parentesi si è chiusa”. Sono le prime parole che Cecilia Sala ha detto al padre quando lo ha riabbracciato in aeroporto. A riferirlo è suo padre Renato Sala. La giornalista sarà ascoltata dai carabinieri del Ros nel pomeriggio. Secondo quanto si apprende, verrà sentita prima di ritornare nella sua casa romana.
Tutte le tappe, dall’arresto al rientro
Cecilia Sala, giornalista italiana di 29 anni, è stata arrestata a Teheran il 19 dicembre 2024 mentre svolgeva attività giornalistiche con un regolare visto. È stata detenuta nel carcere di Evin, noto per ospitare dissidenti e prigionieri politici. La notizia del suo arresto è stata resa pubblica il 27 dicembre 2024, suscitando preoccupazione e mobilitando le autorità italiane. Il governo italiano ha avviato immediatamente canali diplomatici per ottenere il suo rilascio. Il 30 dicembre 2024, il Ministero della Cultura iraniano ha confermato l’arresto, accusando Sala di “violazione delle leggi della Repubblica Islamica”, senza fornire dettagli specifici.
Parallelamente, il 16 dicembre 2024, le autorità italiane avevano arrestato a Milano l’ingegnere iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, su richiesta degli Stati Uniti, che lo accusavano di fornire tecnologia per droni all’Iran. Questo arresto ha complicato le relazioni diplomatiche tra Italia e Iran. Il 3 gennaio 2025, l’Iran ha proposto uno scambio di prigionieri, suggerendo un collegamento tra i due arresti.
Dopo intense trattative diplomatiche, il 7 gennaio 2025, la Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, ha incontrato il Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, per discutere della situazione. L’8 gennaio 2025, Cecilia Sala è stata rilasciata dalle autorità iraniane ed è tornata in Italia, accolta all’aeroporto di Ciampino da Meloni e dai suoi familiari.
Chi è Cecilia Sala
A 29 anni Cecilia Sala, arrestata il 19 dicembre scorso in Iran e liberata oggi, ha già numerose esperienze alle spalle come reporter da zone di guerra o aree di crisi. Nata a Roma, inizia già da giovanissima a collaborare con testate come Vice Italia nel 2015, dopo aver curato un blog, e poi nel 2016 con Servizio Pubblico su La7 di Michele Santoro, che l’aveva già invitata negli anni precedenti come rappresentante degli studenti del suo liceo ad Annozero. Nella redazione di Santoro diventa giornalista professionista.
Nel frattempo, dal 2014 al 2018, frequenta l’università Bocconi a Milano, interrompendo poi gli studi pochi mesi prima di conseguire la laurea proprio per dedicarsi alla passione del giornalismo. Da allora incrementa le sue collaborazioni, soprattutto su temi di politica estera. Scrive, infatti, per Wired, Vanity Fair e L’Espresso, specializzandosi in particolare su America Latina, un’area che la giornalista reputa molto interessante come laboratorio di temi che finiscono poi ai primi punti dell’agenda globale (come l’emergenza climatica e il populismo) e Medio Oriente. Segue sul campo la crisi in Venezuela, le proteste in Cile, la caduta di Kabul nelle mani dei talebani e la guerra in Ucraina. Dal 2019 collabora come giornalista freelance con il Foglio.
Per il quotidiano segue anche l’ultima campagna elettorale americana, in particolare in relazione al suo rapporto con i social media. Lavora poi per circa un anno nella redazione di Otto e Mezzo su La7. Dal gennaio 2022 inizia a lavorare come conduttrice e autrice ad un podcast quotidiano, Stories, prodotto da Chora Media, dove parla di esteri attraverso il racconto di una storia dal mondo. L’ultimo, pubblicato il 16 dicembre, dedicato proprio all’Iran con il titolo ‘Una conversazione sul patriarcato a Teheran’, in cui parla della nuova legge sull’hijab attraverso un dialogo con la 21enne iraniana Diba.
Sala è convinta della necessità di incrementare l’informazione sull’estero in Italia, anche con nuove modalità che consentano ai giovani di capire il mondo. È, infatti, molto attiva sui social, e collabora anche con Will Media, una testata che pubblica notizie e approfondimenti solo online con particolare attenzione proprio agli esteri. Nel 2021 conduce, insieme a Guido Canali, la rassegna stampa live Fuori dalla Bolla. Cecilia è anche autrice di alcuni libri, come ‘Polvere.
Il caso Marta Russo’, edito da Mondadori, pubblicato il 25 maggio 2021. Il volume è nato dal podcast ‘Polvere’, creato insieme a Chiara Lalli e pubblicato nel settembre 2020 per Huffington Post Italia, ottenendo un grande successo di pubblico. Sempre per Mondadori pubblica nel 2023 ‘L’incendio. Reportage su una generazione tra Iran, Ucraina e Afghanistan’.