Argomento caldo dei preliminari nel Consiglio Comunale di oggi a Reggio Calabria è quello dei rifiuti, legato all’aumento della Tari. Prima Demetrio Marino si è chiesto che senso ha, per i cittadini, “pagare per un servizio che oggi non c’è”, ma l’intervento duro è stato quello di Armando Neri: “nella vita tutto è opinabile, tranne i numeri. Il numero inopinabile è che quest’anno il Comune ha aumentato la Tari, sia per la parte fissa che per quella variabile. Ho confrontato le tabelle relative alle tariffe domestiche tra quelle del 2023 e del 2024. L’aumento è del 9%. Quindi una famiglia, come la mia, che paga circa 500 euro l’anno, pagherà 40, 50 euro in più. Poche? Non per una famiglia già vessata”.
Sull’argomento ieri è intervenuto Brunetti: “il Vice Sindaco dà colpa alla Regione, come sempre. Invita, a chi punta il dito, a guardare in casa propria. Quindi, prima di puntare il dito, Vice Sindaco, guardi in casa propria. Non si è voluta abbassare la Tefa, che incide sulla Tari. Questo non lo dice Brunetti? Si poteva coprire questo con il bilancio comunale. Finora non si poteva fare per la non uscita dal piano di riequilibrio, ma ora ne siamo usciti. Dunque non si abbassa la Tefa e si dà colpa alla Regione. Siamo al ridicolo“.
Versace: “ecco perché la colpa è della Regione”
A ribattere a questo intervento è stato il Vice Sindaco metropolitano Carmelo Versace: “in 8 minuti e 20, questa è stata la durata di una riunione in Regione Calabria, sono ritornate le funzioni dalla Città Metropolitana alla Regione Calabria“, le parole di Versace relativamente alla delega sui rifiuti. “Oggi non sappiamo chi sia l’interlocutore, non sappiamo dove dobbiamo andare a conferire. Gli aumenti di ora sono frutto di quella Legge della Regione. Il servizio di raccolta ad oggi non ci può soddisfare, ma ci stiamo muovendo con delle penali verso la nuova società”, ha aggiunto.




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