I cittadini di Corigliano-Rossano, ma anche tutti coloro che seguono la campagna elettorale della terza città più grande d’Italia, sapevano che, prima o poi, l’Ospedale della Sibaritide sarebbe emerso. Pasqualina Straface, in corsa alla carica di Sindaco “l’ha tirato fuori” in campagna elettorale; Flavio Stasi, attuale sindaco e pronto per la seconda tornata, frena l’entusiasmo di un nuovo presidio parlando “di decima prima pietra”. Un botta e risposta che non sembra concludersi, e infatti entra in campo pure il circolo di Forza Italia che risponde, ancora una volta, a Stasi.
“Non ci sono più dubbi, il venditore seriale di fumo vive in un mondo tutto suo sul quale riscrive la storia a suo piacimento. Per esempio la pandemia esiste solo quando deve giustificare i cinque anni sprecati di Stasilandia ma scompare magicamente se deve scaricare responsabilità su altri, quantunque sappia alla perfezione da ingegnere “b” che l’epoca Covid ha reso indispensabile una variante per aggiornare l’ospedale della Sibaritide e che lo stop ai lavori non è responsabilità della politica ma una necessità tecnica”.
“Dal suo punto di vista fa più like mistificare e favoleggiare che il blocco dei cantieri è colpa di Occhiuto, l’unico a passare concretamente ai fatti con tanto di data fissata il 7 ottobre 2026 per l’entrata in esercizio, al contrario della sua parte politica, che l’ospedale della Sibaritide lo ha inaugurato appena quattro volte. Quindi nessuna annuncite, solo sostanza, progettata ben prima di questa campagna elettorale”.
“Il colmo è quando arriva a sostenere che le attrezzature non sono comprese. Se ne è veramente convinto allora dimostra di ignorare completamente il progetto di co-finanicing tra pubblico e privato che lo consegnerà pronto all’uso e lo gestirà per 28 anni. Se il venditore di fumo pensa di continuare a raccontare frottole per rimanere abbarbicato alla sedia si sbaglia di grosso”.
“E siccome è amante del calcio ma non del bel giuoco, agli esteti chiediamo chi abbia segnato gli autogol di cui parla. Consiglio spicciolo numero uno, sempre meglio studiare prima di parlare a vanvera. Consiglio più serio numero due, abbia rispetto dei suoi concittadini. Da amante degli autogol proprio lui parla del reparto di Pneumologia?”.
“Ma non era lui a dire che “le grandi città devono fare la propria parte” e che per colpa sua il Giannettasio è stato sventrato tre volte per ospitare il reparto Covid? Non era lui garantire che a fine pandemia sarebbe rimasto il reparto di Pnumologia? Basterebbe rileggere le sue dichiarazioni di allora per documentare che ancora una volta sta prendendo in giro i suoi concittadini”.
“Nel nostro spoke giusto per amore di verità, la Pneumologia non è mai esistita ed è proprio la struttura commissariale guidata da Roberto Occhiuto ad aver previsto la Pneumologia riabilitativa. E siamo al secondo autogol del fuoriclasse della bugia. Il terzo lo segna mandando in visibilio tutto lo stadio quando parla di struttura di Nefrologia soppressa. Basterebbe farsi un giro nel reparto per notare che al momento sono ricoverati sette pazienti“.
“Concludiamo. Al capocannoniere degli autogol suggeriamo di mettere da parte l’ironia, il sarcasmo sarebbe troppo, e di prepararsi a dire alla città cosa ha fatto in cinque anni a parte i torrenti ripuliti dalla Regione, le strade asfaltate da Enel, i ricatti alle opposizioni, l’ossessione per i rendering, i tentativi goffi di bloccare la Sibari-Rossano e le speculazioni edilizie organizzate coi Pinqua. Chi ha dato velocissimo mandato di rilevare con soldi pubblici (104 mila euro!) due catapecchie acquistate con quattro spiccioli?”.
“Consentiteci un’ultima battuta. L’altro giorno a Schiavonea la nostra candidata a sindaco Pasqualina Straface ha parlato con cognizione di causa del lungomare più lungo del mondo. E siccome guardiamo per natura ben più avanti del nostro naso immagiamo un lungomare da sogno per la nostra città, che si sviluppi lungo i 38 km di costa del nostro Comune. Ben più dei 19 km del lungomare di Bari, segnalato come il più lungo d’Europa e dei 26 km di Lanzarote, a Tenerife, che detiene il record del mondo. Pensare in grande per una grande città non crediamo sia un peccato. Mercanteggiare sì – concludono.