Reggina, l’amarezza di Iacopino e quell’aneddoto sinonimo di rinascita: “vi racconto cosa accadde dopo lo spareggio contro il Verona” | VIDEO

Lo storico dirigente della Reggina Franco Iacopino è intervenuto nel corso della presentazione della 5ª edizione del Premio Granillo

Franco Iacopino, storico dirigente della Reggina
StrettoWeb

“Amarezza, dolore, frustrazione, incazzatura, se si può dire. E’ una vicenda che ci ha ferito, che proprio oggi ci porta una realtà che non avremmo mai voluto commentare e che purtroppo dobbiamo affrontare. L’unico fatto positivo è che, essendo calabrese, so che quando ci sono delle difficoltà noi veniamo fuori. Sarà uguale, perché verrà fuori l’animo e la dignità dei reggini, sia a livello istituzionale che con tifosi e addetti ai lavori. La ricostruzione deve partire già da oggi, senza perdere tempo“. Così, il dottore Franco Iacopino ai microfoni di StrettoWeb. Lo storico dirigente della Reggina è intervenuto a margine della presentazione della 5ª edizione del Premio Granillo. Per lui, che ha segnato un pezzo di storia amaranto, una domanda – alla luce di quanto accaduto ieri – non poteva mancare.

E se qualcuno dovesse chiamarlo come protagonista di un nuovo ciclo di ripartenza? Iacopino non si scompone e mantiene la linea che ormai conosciamo da tempo:se qualcuno mi chiama io rispondo, perché sono educato. Ci prendiamo un caffè, anzi una crema caffè, perché io abito in Liguria e non la fanno mai, mentre a Reggio la prendo sempre. A parte gli scherzi, io col calcio ho chiuso, ho fatto 54 anni di professionismo, credo sia abbastanza. Ora ho 3 nipotini stupendi da accudire quando i genitori sono al lavoro. Sono e sarò sempre un grande tifoso della Curva amaranto, pur avendo rispetto anche per le altre squadre in cui ho lavorato, ovvero Catanzaro e Modena”.

Iacopino e l’aneddoto dopo Reggina-Verona

Iacopino, prima della nostra intervista, è intervenuto anche nel corso della presentazione, raccontando un aneddoto: “tra le tante difficoltà, una delle più segnanti è stata dopo lo spareggio Reggina-Verona. Dopo 3 giorni ci siamo chiusi negli spogliatoi e ci siamo parlati, da uomini d’onore. Io dopo un mese ero convinto che saremmo risaliti in Serie A. Così poi è stato. Ecco, oggi deve essere come allora, oggi deve essere il giorno in cui spero possa avvenire la rinascita. Cosa avrebbe fatto Oreste Granillo se si fosse trovato in questa situazione? Meno vetrine e più fatti. Io, sicuramente, avrei ribaltato i tavoli a Roma…”.

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