C’è un “digitale buono” che riesce a creare nuovi scenari, superando le criticità del presente con la proposta di diverse opportunità di crescita. Dalla pandemia Covid 19 è nata un’innegabile spinta alla digitalizzazione che ha investito settori molteplici non sempre dimostrando, tuttavia, di saper mettere in campo strategie e capacità di pianificazione. Stando ai dati di un recente sondaggio del NEMO – Network of European Museum Organisations, dopo l’emergenza oltre il 60% dei musei del mondo ha incrementato la propria visibilità aprendosi al web, con un conseguente aumento delle visite del 40%. In Italia, l’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali del Politecnico di Milano registra un 76% di musei attivi su almeno un profilo social.
Ma il punto è un altro. Solo un museo su quattro (il 24%) sarebbe dotato, secondo la stessa fonte, di un piano strategico per l’innovazione digitale. Il che non aiuta il visitatore ad orientarsi, con il risultato che molto spesso le iniziative di cambiamento non hanno centrato l’obiettivo di un effettivo rilancio e potenziamento dell’esperienza culturale legata alla conoscenza dell’immenso patrimonio artistico italiano.
Il Museo Digitale della Calabria si distingue in questo contesto proprio per la forza propulsiva di una sapiente progettazione che si articola in diversi livelli, dimostrando di saper puntare ad un’efficace sinergia fra locale e globale, identità dei territori e universalità dei saperi, innovazione e sostenibilità. Alla presentazione pubblica del Museo è stata dedicata la conferenza che si è svolta martedì 25 luglio nella Sala Stampa della Camera dei Deputati.
“Museo Digitale della Calabria. Il patrimonio culturale della Calabria da luogo della memoria a servizio pubblico innovativo e continuo”: questo il titolo del convegno coordinato da Fabio Gallo, antropologo esperto di ecosistemi digitali della cultura, ideatore e promotore del Museo Digitale della Calabria – Calabria Excelsa. Fabio Gallo ha sottolineato, in apertura, come l’iniziativa rientri pienamente negli obiettivi della Convenzione di Faro che intende garantire ad ogni cittadino il diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, godere delle arti, partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.
Gallo ha quindi presentato il video che descrive il Museo Digitale della Calabria (Il Museo Digitale – Calabria Excelsa), il primo in Italia dedicato ad un’intera regione, ricordando come esso trovi nell’immagine e nella sua più estesa fruizione una strategia vincente ispirata ad una piena sostenibilità ed inclusività. “Dalla Calabria, scrigno preziosissimo di beni artistici e paesaggistici, approdo e crocevia delle millenarie civiltà del Mediterraneo – ha aggiunto Gallo – è nato dunque, grazie all’esperienza ventennale della Fondazione “Paolo di Tarso” e al prezioso supporto dell’On. Simona Loizzo, Vicepresidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, uno spazio museale innovativo capace di offrire un’esperienza immersiva a contatto con lo straordinario patrimonio culturale della regione”.
Viviana Normando, Manager della Cultura, Direttore del Museo Digitale della Calabria e Presidente della Fondazione “Paolo di Tarso”, ha ricordato la storia e le attività dell’Associazione, legate alla tutela dei diritti umani, alla formazione, alla divulgazione e, in modo particolare, alla digitalizzazione dei beni artistici e culturali. Vincenzo Varì, Assessore per lo Sviluppo economico e gli attrattori culturali della Calabria ha quindi ricordato l’importanza dell’innovazione digitale per la valorizzazione del patrimonio artistico e la diffusione della conoscenza, descrivendo le caratteristiche della nuova Piattaforma realizzata dalla Regione Calabria per la promozione e la fruizione dei Beni culturali, attraverso la loro catalogazione completa consentita dalla modalità Linked Open Data.
L’On. Simona Loizzo, Vicepresidente della Commissione Cultura della Camera, dopo aver salutato tutti gli esponenti politici e istituzionali presenti, il Direttore del Vomere Rosa Rubino e il Segretario generale dell’U.S.P.I. Francesco Saverio Vetere, ha quindi sottolineato l’importanza di lavorare per la crescita economica, sociale e civile della Calabria, ricordando il suo recente Disegno di
Legge sulla Magna Grecia per la valorizzazione dell’interesse storico, culturale e ambientale dell’area, da potenziare con il riconoscimento di “Patrimonio Universale Unesco”.
Simona Loizzo, che ha inaugurato il Museo Digitale della Calabria con il primo click dalla Sala Stampa della Camera dei Deputati, ha ribadito la rilevanza della tecnologia come strumento insostituibile di supporto, nel settore sanitario come in quello museale, per la promozione di un “socialismo culturale e democratico” capace di diffondere i saperi e la conoscenza attraverso il coinvolgimento di utenti altrimenti destinati all’esclusione.