Reggina e scadenza 16 marzo, è arrivata la risposta del Tribunale: le ultime

E' arrivata la risposta dell'ente alla nuova richiesta della Reggina, la quale aveva chiesto, come il mese scorso, di poter ottemperare ai pagamenti che riguardano le scadenze di oggi, 16 marzo

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Il Tribunale si è espresso. E’ arrivata la risposta dell’ente alla nuova richiesta della Reggina, la quale aveva chiesto, come il mese scorso, di poter ottemperare ai pagamenti che riguardano le scadenze di oggi, 16 marzo. Secondo quanto verificato, però, il Tribunale è rimasto fermo nelle proprie posizioni, non cambiando linea e vietando difatti al club amaranto il pagamento delle spettanze, a eccezione ovviamente delle spese di continuità aziendale, tra cui gli stipendi, che la società paga regolarmente.

Questo significa che il sodalizio guidato dal patron Saladini rimane “in mezzo”, come fatto ampiamente capire dal Presidente Cardona nell’intervista di ieri al Corriere dello Sport. Se non rispetta i termini del concordato stabiliti dal Tribunale, torna difatti indietro, dovendosi accollare nuovamente tutti i debiti delle precedenti gestioni. Se invece va avanti, seguendo questa linea, va incontro ai rischi che già si conoscono, con ordinamento sportivo e ordinamento dello Stato a “bisticciare” tra loro.

In tutta questa vicenda, precisiamo sempre che la Reggina non ha grosso margine di manovra. La disponibilità economica del club, e del suo proprietario, c’è e lo dimostra il passaggio di proprietà, la supervisione del Tribunale e le ultime richieste fatte allo stesso ente, che dimostrano la volontà di pagare. La società rimane nelle mani del Tribunale, sa bene di non avere colpe, sta tranquilla e attende solo che l’ente si pronunci definitivamente sul concordato, per chiudere questa lunga storia, consapevole che il suo caso farà scuola e farà la storia.

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