Mandato d’arresto internazionale per Vladimir Putin, ma la Russia fa quadrato e risponde agitando lo spettro della Terza Guerra Mondiale. Dmitry Medvedev, delfino del presidente russo e vice presidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, ha paragonato ogni tentativo di arresto di Putin a una “dichiarazione di guerra” verso la Russia. Scenario al quale Mosca risponderà duramente.
“E’ chiaro che non è mai accaduto, ma provate a immaginare che accada – ha dichiarato Medvedev in un’intervista diffusa dai media russi – L’attuale capo di un paese nucleare arriva nel territorio della, diciamo, Germania e viene arrestato. Che cos’è? Una dichiarazione di guerra alla Federazione Russa. E in questo caso tutta il nostro armamentario volerebbe contro il Bundestag, l’ufficio del cancelliere. Non capiscono che sarebbe un casus belli, una dichiarazione di guerra?“.



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