L’amministrazione comunale di Reggio Calabria, a differenza di quella di Messina, ha deciso di non aderire allo stralcio parziale delle cartelle esattoriali inferiori a 1.000 euro dal periodo che va dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, relativo a sanzioni ed interessi per i debiti tributari e per i soli interessi per le sanzioni amministrative, comprese quelle per violazioni del Codice della Strada. La scelta della Giunta Brunetti ha creato un’enorme dibattito ed una conferenza stampa agguerrita da parte dei consiglieri della minoranza, tanto che, questa mattina, presso la Sala dei Lampadari Italo Falcomatà di Palazzo San Giorgio si è svolto un incontro stampa per illustrare i motivi del Comune di non aderire all’ipotesi di stralcio parziale delle cartelle esattoriali.
Francesco Gangemi, assessore con delega ai tributi del Comune di Reggio Calabria, spiega: “basta con le polemiche inutili, consiglio i cittadini di aderire alla rottamazione ordinaria che riteniamo più vantaggiosa. Quali erano le ripercussioni per Palazzo San Giorgio in Caso di adesione? Avremmo avuto sicuramente un danno economico importante in quanto avremmo dovuto stanziare e mettere da parte circa 1 milione di euro che non avremmo potuto spendere per la collettività”.
Durissimo il sindaco f.f., Paolo Brunetti, contro la minoranza di Centro/Destra: “hanno tentato di confondere le idee ai cittadini con varie inesattezze, cercando di aizzare la gente contro di noi e creando panico e confusione. L’opposizione vada a fare un corso accelerato di italiano perchè non sanno leggere le delibere. Il contribuente non verrà danneggiato ma potrà aderire, come già detto dall’assessore Gangemi, alla rottamazione ordinaria”.
