Reggio Calabria: il Comune dice “no” allo stralcio parziale delle cartelle esattoriali, i cittadini devono pagare

Nella delibera, che sarà discussa dal Consiglio, l'amministrazione ha deciso di non aderire alla facoltà concessa dalla legge nazionale per quanto riguarda i tributi locali e le multe (dal 2000 al 2015) non pagati

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La Giunta comunale di Reggio Calabria ha deciso: non ci sarà nessuno stralcio delle cartelle esattoriali inferiori a 1.000 euro dal periodo che va dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, relativo a sanzioni ed interessi per i debiti tributari e per i soli interessi per le sanzioni amministrative, comprese quelle per violazioni del Codice della Strada. La delibera, adottata dall’esecutivo, sarà discussa nel prossimo consiglio comunale. In base alla norma varata dal Ministero competente, entro fine gennaio, gli enti locali devono decidere con apposita delibera se aderire o meno alla cosiddetta pace fiscale. In entrambi i casi il provvedimento dovrà poi essere trasmesso all’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Dall’altra parte dello Stretto, invece, l’amministrazione comunale  di Messina, guidata dal sindaco Federico Basile, ha deciso di aderire allo stralcio parziale delle cartelle esattoriali. “Abbiamo valutato il difficile periodo socio-economico che i cittadini stanno attraversando e quindi abbiamo deciso di aderire”, dicono da Palazzo Zanca.

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