Covid, il ricercatore Bizzarri: “il Green Pass è inutile, anche i vaccinati trasmettono il virus. Servono i test salivari, sono economici e meno invasivi”

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L’esperto della Sapienza Mariano Bizzarri ritiene che “il green pass non ha alcun fondamento scientifico e serve solo a discriminare chi non si vaccina”. Scettico anche sulla vaccinazione ai bambini

“Il green pass non ha alcun fondamento scientifico, puntiamo sui nuovi tamponi molecolari salivari che sono attendibili al 98%, economici e meno invasivi”. Lo ha affermato alle colonne odierne de La Verità l’esperto Mariano Bizzarri, uno dei ricercatori italiani in oncologia e professore all’Università della Sapienza di Roma. Lo scienziato è molto scettico sul green pass e lancia l’ipotesi di un sistema molto più economico e utile al fine di ridurre i contagi: “la Asl Marche Nord è stata lungimirante, puntando sui tamponi salivari messi a punto dall’azienda Perkin-Elmer consente di effettuare i test a 1 euro. E’ un’operazione molto più semplice per bambini, anziani e disabili, riduce le possibilità di avere falsi positivi. Questi tamponi vengono processati nell’arco di 6-12 ore, possono essere utilizzati da farmacie e privati”.

Sulla validità dell’esito, l’esperto sottolinea: “partiamo dal presupposto che non esiste modo di accertare l’infettività in tempo reale. Se io mi infetto oggi e faccio un tampone, difficilmente sarà positivo. Del resto neanche la doppia dose del vaccino garantisce che io non sia un veicolo del virus. Insomma, il green pass non certifica proprio niente e non ha alcun fondamento scientifico. Quello dovrebbe essere un documento che certifica la non infettività di una persona ed oggi sappiamo che anche il vaccinato può infettarsi e infettare. Dunque a cosa serve? Serve a discriminare chi non si vaccina. Forse solo chi ha sviluppato l’immunità naturale può avere certezza di non essere contagioso, perché l’immunità è molto più forte di quella conseguita con il vaccino”.

Mariano Bizzarri conclude poi con un focus sulla vaccinazione dei bambini, un tema che sta facendo molto discutere. Anche in questo caso il professore ritiene si debba andare molto cauti: “io non sono contro i vaccini, penso però che bisognerebbe portare le persone a farli con consapevolezza. Si potrebbero fare distinzioni, ad esempio spiegare che negli Over 60 la vaccinazione dovrebbe essere obbligatoria, mentre per i bambini… beh, in quel caso non esiste proprio! Ci sono troppe incognite e rischi non attentamente valutati”.

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