Coronavirus in Sicilia, quando la disperazione prende il sopravvento: 55enne si suicida nel porto di Milazzo

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Coronavirus, si è tolto la vita per la disperazione buttandosi nelle acque del porto di Milazzo: gesto estremo per 55enne siciliano

Sottovalutare il fattore psicologico potrebbe essere un errore. Il Coronavirus ha costretto gli italiani a restare chiusi in casa e, sebbene i casi di contagio continuino a diminuire (soprattutto in Sicilia e in Calabria), la Fase 2 annunciata dal Governo non riuscirà a dare grosso respiro alla popolazione. Molte aziende infatti resteranno chiuse per ancora almeno un mese e molti lavoratori saranno obbligati a non uscire, restando in attesa di una cassa integrazione che sembra non arrivare mai. A Milazzo oggi bisogna purtroppo registrare la notizia di un suicidio: l’uomo di 55 anni, che faceva il pescatore, si è lasciato annegare nelle acque del porto di Milazzo, legandosi un grosso masso intorno al corpo. Il cadavere è stato recuperato dai militari della Capitaneria di Porto della città. Sul posto anche il magistrato di turno e il medico legale che ha confermato la morte per annegamento. L’ipotesi di suicidio è confermata da una lettera che l’uomo ha lasciato alla moglie, in cui annuncia l’estremo gesto per i gravi problemi economici che iniziavano a pesare sulla propria famiglia.

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