Coronavirus, il 38enne di Lodi è in gravissime condizioni. Le drammatiche parole del medico calabrese che lo sta curando a Pavia: “è incosciente e intubato, ci serve fortuna”

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Coronavirus, medici mobilitati per curare il “paziente 1”: è in gravi condizioni

Mattia, il 38enne di Lodi “paziente 1” del Coronavirus in Italia, che da venerdì 21 Febbraio si trova ricoverato in gravi condizioni nel reparto di malattie infettive del Policlinico San Matteo di Pavia, struttura diretta dal cosentino Raffaele Bruno, dov’è stato trasportato dall’Ospedale di Codogno quando quelli che sembravano dei comuni sintomi influenzali hanno iniziato a mostrare serie complicazioni respiratorie. Mattia è il paziente più grave di tutti i ricoverati per Coronavirus in Italia: Il dottore calabrese Bruno spiega che Mattia e “sedato, incosciente e intubato perchè non è autonomo nella respirazione. Il problema è che è impossibile prevedere il decorso dell’infezione. Altri sono già guariti, lui invece è stabile dal primo istante. L’imprevedibilità purtroppo è il marchio dei virus sconosciuti“.

Le persone ricoverate per Coronavirus in Lombardia sono centinaia. Salvare Mattia sarebbe una buona notizia per tutti: Raffaele Bruno e il direttore della scuola di virologia molecolare Fausto Baldanti, in un’intervista a Repubblica, spiegano la situazione del giovane che si trova in terapia intensiva, in una stanza isolata da tutte le altre. Sua moglie Valentina, incinta al nono mese e anche lei infetta dal Coronavirus, è ricoverata invece all’Ospedale Sacco di Milano, in condizioni meno gravi. Tra i pazienti ricoverati ci sono anche i suoi genitori.

Salvare Mattia, “paziente 1”, non è solo un “imperativo morale” per restituirlo alla famiglia ma proprio perchè si tratta di un giovane in piena salute, appena 38enne, sarebbe fondamentale che guarisse confermando la statistica italiana di morti esclusivamente già fragili per età e somma di patologie.

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