Reggio Calabria, il Comune non versa alla Regione le somme dovute per la raccolta differenziata: nominato commissario per il recupero coattivo di 18 milioni di euro

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Reggio Calabria: nonostante la stragrande maggioranza dei cittadini deposita regolarmente sotto casa i mastelli seguendo il calendario della raccolta indicato dall’Avr, i sacchetti della spazzatura rimangono sui marciapiedi anche per parecchi giorni creando grossi problemi anche sotto l’aspetto igienico-sanitario

I disservizi determinati dall’Avr, la società che gestisce il servizio di igiene urbana in città, oltre a rendere la città sempre più sporca, continuano a produrre nei cittadini un’insoddisfazione sempre più manifesta poichè il sistema porta a porta, tenacemente e caparbiemente voluto dal Sindaco Falcomatà, per la stragrande maggioranza dei reggini è stato un problema e non una soluzione allo smaltimento dei rifiuti. Nonostante la stragrande maggioranza dei cittadini deposita regolarmente e civilmente sotto casa i mastelli seguendo il calendario della raccolta indicato dall’Avr, i sacchetti della spazzatura rimangono sui marciapiedi anche per parecchi giorni creando grossi problemi anche sotto l’aspetto igienico-sanitario. Tenuto conto che i ritardi accumulati hanno assunto una gradualità sempre più crescente, sia l’Avr sia il Comune, attraverso continui comunicati stampa, cercano di tranquillizzare i cittadini promettendo soluzioni che, però tardano ad arrivare. L’Amministrazione Comunale nulla dice sulla necessità di rivedere le tariffe sui disservizi creati dall’Avr considerato che i contribuenti pagano tariffe molto alte per avere invece un servizio efficiente ed efficace. Se a questo si aggiunge che la Regione Calabria – come hanno riportato alcuni organi di stampa – ha recentemente provveduto a nominare per 23 Comuni, compreso il Comune di Reggio Calabria, un commissario per recuperare in modo coattivo la somma di oltre 18 milioni di euro per gli anni 2013,2014 e 2015, l’aspetto inerente la raccolta differenziata in città potrebbe assumere una dimensione veramente preoccupante. Infatti, la Regione Calabria, in un provvedimento emanato nei giorni scorsi, ha rimarcato alcuni passaggi significativi ed eloquenti sotto questo aspetto: “La puntuale riscossione della tariffa – si legge nel provvedimento – consente di poter  fare fronte alle spese necessarie per il pagamento dei concessionari/gestori dei diversi servizi afferenti la gestione del sistema dei rifiuti, in assenza del quale potrebbero perpetrarsi disservizi e criticità in termini di conferimento/smaltimento dei rifiuti in impianto, con il probabile accumulo lungo le vie cittadine e il conseguente nocumento alla salute pubblica e all’ambiente”. Già la città è colma di spazzatura per i ritardi e i disservizi determinati dalla società Avr quando lavora a regime, se poi a questo si aggiunge il mancato versamento da parte del Comune delle somme che la Regione ha anticipato e che adesso pretende, le cose potrebbero complicarsi a dismisura. Con il sistema porta a porta il Comune ha imposto ai reggini di effettuare la raccolta differenziata dentro le proprie abitazioni senza però pensare a rimodulare e rivedere le tariffe per un servizio che prima i medesimi cittadini non avevano, mentre l’attività svolta dalla società Avr riguarda solamente il trasporto in discarica del prodotto che a monte viene confezionato dai cittadini dentro le loro abitazioni. Qual è il beneficio che i cittadini hanno avuto da questa soluzione se la città è continuamente colma di spazzatura e le tariffe sono esorbitanti? Provi il Sindaco Falcomatà a dare una risposta a questa domanda e all’insoddisfazione e alla rabbia che la stragrande maggioranza dei reggini avverte verso questo sistema che li ha costretti, tra le tante cose, a ritrovarsi dentro casa sacchetti colmi di spazzatura e mastelli ingombranti. Non è più il caso di effettuare comunicati stampa mirati a tranquillizzare e promettere ai cittadini soluzioni organizzative miracolose quando sappiamo che questo servizio è stato pensato male e gestito peggio. Un problema di questa portata, dimensione e natura l’Amministrazione Comunale avrebbe dovuto preventivamente discuterlo e valutarlo con i cittadini attraverso una giusta quanto necessaria interlocuzione e confronto. Questo passaggio importante invece non è avvenuto e ciò mette plasticamente in evidenza la distanza siderale che vi è tra il Sindaco della svolta e la città.

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