Reggio, domenica prossima la cerimonia in memoria delle vittime italiane assassinate e gettate nelle foibe

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300x01392010115580FoibeQuella delle foibe fu una tragedia tutta italiana ove si consumò, tra il 1943 e il 1945,  da parte dei partigiani comunisti agli ordini del leader jugoslavo Tito un autentico genocidio, una vera pulizia etnica nei confronti della inerme popolazione italiana. Questa triste pagina di storia, questo assassinio di massa provocò la morte di 20 mila italiani e l’esodo di 350 mila istriani, dalmati e giuliani dalle loro terre e dalle loro case, dispersi in tutte le regioni, internati in baracche, magazzini, caserme dismesse, conventi abbandonati, nella miseria più totale, ma senza perdere mai la propria dignità e l’orgoglio di essere ancora Italiani. Ben 80mila di questi esuli emigrarono in Australia, Canada, U. S. A., Argentina, Cile. Questa vergogna è stata per oltre sessant’anni sottaciuta o minimizzata dalla storiografia di sinistra imperante in Italia e, solo nel 2004, si è provveduto attraverso una legge dello Stato, ad ufficializzare quest’immane massacro istituendo il “Giorno del Ricordo” e fissandone la commemorazione per il 10 febbraio di ogni anno. Tuttavia, da decenni, i militanti della destra reggina si considerano impegnati a ricordare ai cittadini ed alle giovani generazioni la tragedia delle foibe e degli esuli cacciati dalle loro case e depredati dei loro averi,  onorando il sacrificio delle migliaia di italiani assassinati dai partigiani comunisti slavi che, infliggendo loro immani sevizie e violenze li gettavano poi, talvolta ancora vivi, appunto, nelle foibe, delle profondissime cavità naturali dell’altopiano carsico, dove morivano tra atroci sofferenze. Pertanto, anche quest’anno, il “Centro Studi Tradizione Partecipazione” e il “Comitato 14 Luglio”,  unitamente agli altri Partiti, Movimenti e Associazioni, invitano i reggini, domenica 14 febbraio alle 10,30, presso l’area archeologica ”Griso-Laboccetta”, sita in Via Torrione, per la cerimonia di deposizione di un omaggio floreale in memoria delle migliaia di innocenti vittime italiane assassinate  e gettate nelle foibe. Nello stesso luogo, nel 2005 l’associazione ”Reggionamenti” ha posto una targa commemorativa della studentessa istriana Norma Cossetto, assurta a simbolo della tragedia delle foibe. Norma Cossetto, medaglia d’oro al valor civile alla memoria, venne sequestrata, violentata e poi gettata, quasi sicuramente viva, nella foiba di Villa Surani nell’ottobre del 1943. Aveva 23 anni.

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