#IceBucketChallenge, intervista a Francesca Genovese Presidente dell’AISLA Reggio Calabria

StrettoWeb

antonio-conte-ice-bucket-challenge-600x300E’ stato il tormentone dell’estate 2014 e nonostante- come cantavano i Righeira- “l’estate sta finendo” la moda dell’#IceBucketChallenge continua. Ieri è stata la volta di Antonio Conte, il nuovo CT della Nazionale, che  nominato da Mirko Vucinic non si è sottratto alla “sfida a colpi di acqua ghiacciata” a favore della ricerca sulla SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) e a sua volta ha nominato due grandi campioni del calibro di Antonio Cabrini e Gigi Di Biagio.

Ma l’#IceBucketChallenge ha davvero coinvolto tutti: Presidenti degli Stati Uniti d’America (Obama e Bush), il premier Renzi, cantanti e attori famosi come Lady Gaga, James Franco, Jennifer Lopez e gli italiani Agnelli, Fiorello, Luciana Littizzetto, Buffon e soprattutto tanta gente comune, che presa dalla curiosità o semplicemente dalla “voglia di essere social” ha condiviso la propria secchiata d’acqua su Facebook, Twitter e Instagram.

Tutte seguite dalla donazione a favore dell’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) o dell’americana ALS? E chi lo sa, ma “nel bene e nel male purchè se ne parli e finalmente della SLA se n’è parlato in questi giorni“.  Maurizio Casadidio02

A dirlo a StrettoWeb è il Presidente della sez. AISLA di Reggio Calabria, Francesca Genovese, che solo pochi mesi fa è stata eletta consigliere nazionale dell’AISLA guidata da Massimo Mauro (ex calciatore), la quale dopo la scomparsa del marito Maurizio Casididio (avvenuta 11 mesi fa proprio a causa della “stronza” SLA, ndr) è forse la più titolata a dare un giudizio sull’ #IceBucketChallenge.

Francesca si è dichiarata soddisfatta del risultato finora raggiunto grazie alle secchiate d’acqua nonostante le polemiche infuriate sui vari media nazionali; “secchio dopo secchio, cubetto dopo cubetto, è stato raccolto  1 milione di euro. Ma la sfida continua… l’obiettivo è quello di raggiungere i 2 milioni entro il 21 Settembre, Giornata Nazionale della SLA“. Ma si è detta altrettanto amareggiata per quello che anche alcuni quotidiani locali hanno scritto sul fenomeno #IceBucketChallenge criticando aspramente l’iniziativa e dando più importanza alle polemiche sulla “beneficenza che si fa in privato” piuttosto che ai benefici che anche un sorriso provocato da un video divertente come quello di una secchiata d’acqua può avere su un malato di SLA.

Ma poco importa perchè Francesca, a seguito delle numerose nominations ricevute, ha invece aderito all’ #IceBucketChallenge. Eppure a lei e ai tanti volontari, che rendono la sezione di Reggio una delle più attive d’Italia, non si può certo rimproverare di aver partecipato a quella che è soltanto una moda voluttuosa e temporanea. Ogni giorno, infatti, la famiglia reggina dell’AISLA aiuta ed è presente per i malati dell’intera provincia – che purtroppo proprio mentre scriviamo sono aumentati a 26 con la scoperta di un nuovo caso– nella lotta contro la burocrazia per rendere più dignitosa la vita dei malati e delle loro famiglie.

Chi ha nominato Francesca? Ovviamente l’intera classe politica calabrese: ” Destra, Sinistra o Centro che sia…non importa! Affinchè si continui a dare dignità a questi malati, a rendere meno difficoltosa la loro vita nella speranza di trovare al più presto possibile una cura. Quindi mettiamoci una mano sul cuore e sul portafoglio e finanziamo la ricerca“.

E poi arriva per Francesca il momento della fatidica secchiata d’acqua ghiacciata e a lanciarla è suo figlio Andrea, che poco meno di un anno fa ha perso il suo papà per colpa della “stronza”.

E se una secchiata d’acqua fa tornare il sorriso ad Andrea, a Francesca o ai tanti malati che hanno voluto partecipare all’ #IceBucketChallenge che male c’è? Una buona volta – alle volte- non è forse meglio tacere anzichè alimentare sempre e solo polemiche?

 

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