Regione Calabria, Tripodi preoccupato per la prossima stagione venatoria

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images“Nonostante gli sforzi prodotti dal Consiglio regionale che ha approvato già da tempo la nuova legge sul’esercizio venatorio in Calabria, nulla, ad oggi, è stato fatto dall’assessore Trematerra e dal direttore del dipartimento per attuarne i contenuti”.
Lo afferma in una nota il Consigliere del Centro Democratico – Misto, Pasquale Tripodi.
“Sono preoccupato che anche per la prossima stagione venatoria 2014/2015, i cacciatori calabresi e gli operatori del settore si dovranno accontentare – dice Pasquale Tripodi – dello stesso calendario venatorio degli anni passati poiché non è stato ancora pubblicato il bando per la composizione della Consulta venatoria, un organismo fondamentale per le politiche venatorie, la cui assenza impedisce ogni possibilità di programmare le attività del settore e le eventuali scelte di differenziare la programmazione dei tempi e delle specie cacciabili in Calabria. Tutto ciò, purtroppo, nel silenzio complice delle associazioni venatorie che, invece, avrebbero già dovuto attenzionare il mondo venatorio e spingere l’assessore Trematerra a varare tutti gli strumenti propedeutici all’applicazione concreta della legge regionale”.
“Da ciò – prosegue Pasquale Tripodi – chiedo con forza a tutte le componenti del mondo venatorio di mobilitarci insieme per rilanciare e tutelare i nostri diritti, tenuto conto già che in molte regioni italiane le politiche di programmazione venatoria sono molto più avanzate e innovative della nostra regione, con legittima soddisfazione degli appassionati dell’ars venatoria. Riproporre, come sembrerebbe, di aprire per una sola giornata – il 1 settembre – la stagione venatoria in Calabria, e chiuderla subito dopo fino al 21 settembre – afferma Pasquale Tripodi – è una beffa oltre che un danno economico a cacciatori ed armieri. Tutto questo per l’insipienza e l’immobilismo politico dell’assessorato all’Agricoltura ed alla Caccia. Auspico, infine, che l’assessore Trematerra prenda atto della situazione così’ come determinatasi e si attivi efficacemente ed in tempi brevi, tenuto conto della situazione istituzionale, per varare quelle iniziative utili e necessarie affinchè anche in Calabria si possa programmare un’attività venatoria moderna e diversa rispetto al passato”.

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