Reggio, dove tutti fanno quello che vogliono e nessuno riesce a spiegare che non si può [FOTO]

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1378318_10202431631262236_1350599497_nIo faccio quello che voglio“: se Rocco Barbaro è reggino un motivo dovrà pur esserci. Sì, perchè a Reggio davvero tutti fanno quello che vogliono, e non sul palco di Colorado ma nella vita reale di tutti i giorni. Eppure anche sui palcoscenici più liberi, quelli in cui si fa satira e dove sono protagonisti i più grandi comici del mondo con la migliore arte dell’improvvisazione, c’è sempre un copione da rispettare. Un copione, quello delle basilari regole di civiltà sociale, che a Reggio Calabria conoscono davvero in pochi. E quelli che lo rispettano vengono considerati stupidi analfabeti.
1375266_10202431627422140_2059804323_nPuò capitare, ad esempio, che tu parcheggi la macchina nella centralissima via Giuseppe Mazzini nonostante un divieto di sosta presente da giorni e persino il nastro segnaletico che blocca la traversa in cui bisogna rifare l’asfalto, e la ritrovi parcheggiata anche dopo i lavori con tanto di cura certosina degli operai che hanno evitato di scalfirla durante le operazioni. Anzi, magari ne hanno anche lucidato la vernice. Oggi via Giuseppe Mazzini è così: ci sono 3 (non uno, tre!) “parcheggi” senza asfalto come possiamo osservare dalle fotografie a corredo dell’articolo, scattate da Gigi Miseferi che  le ha pubblicate su facebook e da lì stanno facendo il giro dei social network. E’ solo un esempio di barbarie incivili che, ahinoi, a Reggio si susseguono di giorno in giorno: potremmo raccontarne a caterve. Abbiamo già pubblicato, qualche settimana fa, un video-denuncia con decine e decine di auto che sfrecciano indisturbate al semaforo rosso sul viale Calabria, oppure basterebbe recarsi sul corso Garibaldi nelle ore serali per osservare l’originalissima trasformazione di un’isola pedonale che diventa parcheggio selvaggio con code tipiche di via Possidonea aell’orario di punta in cui escono scuole e uffici.
Reggio, dove tutti fanno quello che vogliono e nessuno riesce a spiegare che non si può. Dove tutti si lamentano di ciò che non funziona ma nessuno si prodiga a far funzionare la città. Via Giuseppe Mazzini oggi è l’emblema di una città isterica e lamentosa il cui problema più grave in assoluto determina situazioni così tanto deliranti e imbarazzanti da essere degna delle tribù più selvagge del pianeta: l’inciviltà dei suoi cittadini.

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