Reggio, Zingaretti stregato dai Bronzi, turisti americani stregati da … Zingaretti! (FOTO)

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04Stamattina a Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria, è stata presentata la nuova fiction di Rai 1, “Il Giudice Meschino“, che sarà realizzata interamente in Calabria, a Reggio città e nella sua provincia, precisamente sul Lungomare Falcomatà, sul corso Garibaldi, negli edifici del Palazzo del Tribunale, adiacente al Castello Aragonese, a piazza Italia, nell’area dell’ex Monastero di Sales in via Reggio Campi  e poi ancora ad Arasì, a Serro Valanidi, a Villa San Giovanni, Palmi e Sant’Elia. Le riprese inizieranno lunedì, dopodomani, il 22 luglio, e si concluderanno il 9 settembre. La mini-serie (due puntate in prima visione su Rai 1) andrà in onda tra febbraio e marzo del 2014. Si tratta di un’opera straordinaria, tratta dal romanzo ”Il giudice meschino”, di cui e’ autore lo scrittore reggino Mimmo Gangemi. Lo staff è di primissimo livello: dal produttore Fulvio Lucisano al regista Carlo Carlei fino al cast, di cui saranno protagonisti Luca Zingaretti e Luisa Ranieri.
porto di reggio calabria“ECCO PERCHE’ ABBIAMO SCELTO REGGIO CALABRIA” – Proprio i protagonisti hanno detto di aver scelto Reggio Calabria per una mini-serie così importante “perchè è, nel suo centro storico, una delle città più belle d’Italia e d’Europa. In pochissime altre città, infatti, si possono trovare palazzi e luoghi d’interesse pregiati e importanti come quelli di Reggio, a pochi metri di distanza. Sono il set ideale per un film come questo“. L’idea, se le cose andranno bene, è quella di fare de “Il Giudice Meschino” un tormentone simile a quello del “Commissario Montalbano“, con altre serie che verranno poi girate più in avanti se quest’opera avrà successo. A differenza del “Commissario Montalbano“, però, in questo caso le località avranno il loro vero nome e il loro vero volto. Reggio Calabria, ad esempio, sarà “Reggio Calabria“, e avrà una straordinaria vetrina televisiva. Gli autori e il regista hanno spiegato in modo chiaro le motivazioni della scelta di Reggio: “è una città bellissima che negli ultimi anni è cambiata molto ed è stata valorizzata così come avrebbe sempre meritato. Oggi la città è diversa e migliore di tanti anni fa, è curata, pulita, apprezzabile. E ne racconteremo il volto più bello“. Sempre gli ideatori hanno spiegato che “non è assolutamente una storia di mafia o di ‘ndrangheta, è invece una storia personale, una storia di redenzione che avremmo potuto girare ovunque. Il fatto che si svolga in Calabria non significa che è ‘ndrangheta. Noi raccontiamo la storia di un uomo che si riappropria del proprio senso morale, come auspicabilmente tutti dovremmo fare”.
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ZINGARETTI STREGATO DAI BRONZI, TURISTI STREGATI DA ZINGARETTI – Subito dopo la conferenza stampa, l’attore Luca Zingaretti, il produttore Fulvio Lucisano e il regista Carlo Carlei hanno ammirato il laboratorio di restauro dei Bronzi di Riace, allestito proprio a Palazzo Campanella. Nella sala che, oltre ai Bronzi, ospita tantissimi altri reperti archeologici, abbiamo trovato centinaia di turisti in prevalenza stranieri. Gli addetti ai lavori della sala ci spiegano che sono migliaia al giorno le presenze turistiche per visitare i Bronzi e le altre opere in mostra a Palazzo Campanella, alla faccia di chi parlava di “opere abbandonate in uno scantinato“. Lo stesso Zingaretti è rimasto “stregato” dai Bronzi di Riace: li ha ammirati per oltre 30 minuti ininterrottamente, ha detto di sentire una “grandissima emozione“, quasi a bocca aperta e sussurrando ripetutamente “sono bellissimi, emozionanti, lasciano incantati“. Alcuni turisti americani si sono accorti della presenza di Zingaretti, si sono avvicinati e hanno dato vita a un siparietto davvero curioso e simpatico: gli hanno chiesto foto e autografi, gli hanno fatto i complimenti per il “Commissario Montalbano” che viene seguito settimanalmente anche oltre oceano. La speranza è che “Il Giudice Meschino” possa avere lo stesso destino di successo, per Reggio Calabria questa mini-serie è già qualcosa di straordinario ma se diventasse un “must” della televisione italiana sarebbe la definitiva affermazione della città nei principali circuiti turistici nazionali e internazionali, dopo i tanti sforzi già profusi in tal senso negli ultimi anni.

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