Il Marsala Doc compie cinquant’anni. È stato il primo vino a denominazione d’origine controllata

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MarsalaIl Marsala Doc compie domani i suoi primi 50 anni. Si celebra il nettare siciliano che fin dal XVIII secolo appassiono’ tanti navigatori e commercianti inglesi e poi l’eroe dei Due Mondi, Garibaldi, che battezzo’ la sua cavalla prediletta ‘Marsala’. Questo vino liquoroso, con sentori che spaziano dalla liquirizia alla mandorla, e’ la Doc piu’ antica d’Italia. Oggi le denominazioni di origine, ossia le Dop italiane sono complessivamente 403, di cui 330 Doc e 73 Docg. Il Marsala e’ stato il primo vino a ricevere il riconoscimento a denominazione a origine controllata, grazie al decreto legge n.930 che avvio’ la strada della differenziazione per i vini di qualita’, la cui produzione viene vincolata a rigorosi disciplinari che obbligano all’utilizzo di uve di una zona di produzione certa e delimitata.

Una legge – commenta il presidente di Baglio Curatolo Arini 1875, Roberto Curatoloche ha messo ordine e ha spronato il settore; da li’ la qualita’ media e’ in costante miglioramento. In Italia non se ne parla piu’ come mero vino da cucina, ma anzi come calice da meditazione o tra i giovani come il Mojito di Marsala, in cocktail con ghiaccio e basilico”. Mezzo secolo di qualita’ certificata e’ una tappa importante per tutto il Vigneto Italia e uno strumento di tutela da falsi e agropirateria.

botti_vino_marsalaNel 1957, con il Trattato di Roma, si parlo’ di ‘Vini a denominazione di origine’ e si gettarono le basi per una loro regolamentazione europea – ricorda il presidente Giuseppe Martelli del Comitato Nazionale vini Dop ed Igp – mentre i primi Consorzi di tutela, quello del Moscato di Pantelleria, del Marsala, del Moscato d’Asti e dell’Asti Spumante, nacquero prima della seconda guerra mondiale. Da qui l’impegno del Governo italiano di varare una normativa sui vini a denominazione di origine, che venne promulgata nel 1963 con lo storico Dpr 12 luglio numero 930”.

Attualmente la produzione del Marsala, nei tipici bagli, negli antichi stabilimenti bordo mare e in cantina, arriva a circa 70mila ettolitri all’anno, 48mila dei quali prodotti da aziende iscritte al Consorzio di Tutela Marsala Doc. L’anniversario certifica ”non solo la lunga tradizione di una area vocata alla viticoltura ma anche la sua capacita’ di essere al passo coi tempi” ha detto, in occasione di MarsalaWine con 60 aziende presenti, il sindaco di Marsala Giulia Adamo che invita enoappassionati e turisti a visitare Marsala riconosciuta quest’anno ‘Citta’ europea del vino’ dalla Rete europea della Citta’ del vino (Recevin) e anche a ”farsi una cantina di Marsala Doc”.

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