Mamma mia che scandalo! Tutti sorpresi, stamattina, da quello che è successo a Pedace, piccolo comune in provincia di Cosenza (appena 2.000 residenti!!), dove 11 persone sono state arrestate dai carabinieri con l’accusa di truffa aggravata e continuata per assenteismo dal luogo di lavoro. I carabinieri del comando compagnia di Rogliano in collaborazione con quelli del comando provinciale hanno infatti scoperto che le 11 persone la mattina non andavano a lavorare; una sola persona, a turno, si recava presso gli uffici comunali per timbrare il cartellino delle presenza per tutti quanti. Le indagini partite a gennaio scorso hanno preso il via dopo una segnalazione dei cittadini del comune di Pedace, che si lamentavano delle lunghe file agli uffici comunali, e di pratiche che giacevano mesi e mesi sui tavoli degli impiegati restando inevase. I militari dell’Arma cosi hanno iniziato un lavoro di intelligence iniziando a pedinare e controllare i dipendenti comunali. Cosi alcuni sono stati pescati al supermercato, altri a passeggio nei comuni adiacenti, altri ancora passeggiavano per strada senza una meta prestabilita. Cioè vagavano come dei disadattati in giro per le strade della città, senza avere nulla di meglio da fare. Gli 11 dipendenti non si limitavano solo al lavoro ordinario: con lo stesso mezzo della timbratura ‘uno per tutti’ facevano anche il lavoro di straordinario, pesando sempre più sulle casse comunali.
Ma davvero c’è qualcuno che si sorprende di questa vergognosa situazione? L’assenteismo è uno dei problemi più gravi del nostro Paese, e di farabutti così è pieno ovunque, intorno a noi, in ogni città, in ogni ente pubblico, soprattutto qui al sud dove – chissà come e chissà perchè – le strade del passeggio sono sempre piene anche negli orari di lavoro, e i locali serali e notturni sempre zeppi anche nei giorni infrasettimanali.
Abbiamo assistito tutti con sgomento e indignazione al caso-Fiorito, simile a quelli, recenti, di Lusi e Belsito, e abbiamo preteso manette e dimissioni. Giustamente. Perchè la politica deve dare l’esempio e non può cadere in simili vergogne. Ma perchè nessuno si indigna anche con quei dipendenti pubblici che sono la vera sanguisuga del nostro Paese? Sono tantissimi, troppi e inutili, pesano sulle nostre tasche più di ogni sindaco, assessore o parlamentare, e sono tutelati da leggi sul lavoro assurde e arretrate. Ma guai a parlare di riforma del lavoro! Sono loro la vera casta, con tanti privilegi, uno stipendio assicurato a prescindere dal merito nel lavoro, e pochissimi doveri, per giunta quasi mai rispettati. Ma nessuno s’indigna. Nessuno scende in piazza e, anzi, in ogni città d’Italia ogni giorno ci sono manifestazioni dei vari dipendenti che vogliono assicurato il loro stipendio dai politici di turno. L’esempio delle province è lampante: tutti ne vogliono l’abolizione, accecati dall’odio nei confronti della politica come se senza quei presidenti di provincia, assessori e consiglieri provinciali, l’Italia starebbe meglio. E forse starebbe meglio davvero, perchè è un ente inutile. Ma insieme a Presidenti, Assessori e Consiglieri Provinciali, dovrebbero andare a casa tutti i dipendenti di tutte le province d’Italia, inutili quanto i loro superiori, dirigenti, assessori e consiglieri. Ma nessuno lo dice e, anzi, tutti si affrettano a specificare che “se aboliremo le province” (ma quando mai…) “troveremo una soluzione per salvaguardare i posti dei dipendenti“. Già, il “posto”. Perchè in Italia non conta il lavoro, conta “il posto”. Quei dipendenti, invece, dovrebbero andare a casa come tutti gli altri, rimboccarsi le maniche e trovarsi un altro lavoro vero. Di quelli in cui lo stipendio bisogna sudarselo dalla mattina presto alla sera tardi, di quelli che producono qualcosa per il Paese anzichè vivere da parassiti tra ferie, false malattie e vari escamotage consentiti dalle assurde leggi figlie di scelte politiche vergognose nei decenni scorsi. Dovrebbero fare, invece, come tante persone oneste che ogni giorno lavorano in quest’Italia tra un milione di difficoltà, senza lo stipendio fisso assicurato. E, soprattutto, senza un cartellino da timbrare e su cui imbrogliare. Vergogna!
Chi si sorprende degli assenteisti di Pedace? Ne siamo circondati ovunque, ma con loro nessuno s’indigna



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