Il Rifugio che non c’è piu’

    /
    StrettoWeb

    Il violento nubifragio di Saponara (Messina) non ha mietuto vittime solo umane. Un intero Rifugio non esiste piu’ spazzato completamente dalla valanga di detriti che ha investito tutto il versante tirrenico. “Visto che piove forte ho pensato di aprire i cancelli e liberarli” diceva Giovanni Vicari, volontario della LIDA Messina Tirrenica, a chi chiamava per avere notizie “Ci sentiamo domani e vediamo come è la situazione anche perché ho dovuto recuperare la mia macchina a valle e non so se partirà”. Poi le prime ore d’angoscia, le ricerche, i guaiti dei cani sepolti vivi e i primi morti. Due cani sono stati ritrovati morti abbracciati dentro una cuccia. Il bilancio attuale è di 4 morti, 8 recuperati vivi, e uno solo disperso che, si spera, si sia allontanato e messo in salvo.  I volontari del posto sono intervenuti per prestare i primi soccorsi scavando ininterrottamente fino a sera tarda per poi riprendere alle prime luci dell’alba. Non sono necessarie braccia, ma aiuti materiali come soldi per costruire le recinzioni in un terreno in cui spostare i superstiti, materiale edile, cibo e coperte. Si raccoglie in tutta Italia con la raccomandazione di non chiamare i volontari impegnati nelle ricerche e nello spostamento degli animali se non strettamente necessario, ma utilizzando l’evento ufficiale su Facebook al seguente indirizzo: http://www.facebook.com/event.php?eid=297439376943917

    I conti al momento abilitati per le raccolte sono la carta postpay di Giovanni Vicari e quelli dell’Associazione Xquattro Zampe che cerca fondi e materiali per i materiali edili.

    Condividi