Viola-Messina, Fernandez: “vittoria di squadra nel derby. Laquintana e Laganà? Cresce nostro feeling”

Capitan Manu Fernandez analizza la vittoria della Viola contro Messina: dall'importanza del derby al gioco di squadra, passando per il feeling con Laganà e Laquintana

La Viola batte Messina 78-66 e riscatta il ko di Matera. Capitan Fernandez ha analizzato così la gara nel post partita: “partita tosta come ci aspettavamo Basket School è una grande squadra, sta giocando una bella pallacanestro, i risultati mostrano che stanno facendo bene. Noi volevamo togliere il sapore amaro dalla scorsa partita. Sapevamo che era un derby e una partita difficile, è molto importante questa vittoria“.

In merito al feeling con Laganà, l’argentino ha dichiarato: “sappiamo che Marco ha qualità che non è facile trovare in questa categoria. È arrivato da poco, si sta inserendo bene, ci vuole tempo e il campionato non ci dà tempo. Dobbiamo giocare bene tutte le partite ed essere pronti, sfruttare come gioca e imparare a giocare insieme a lui“.

Sulla rimonta del Messina, fermatasi sul -3, Fernandez ha spiegato: “più che un calo nostro, sapevamo che Messina ha delle qualità per rientrare, ci poteva stare. L’importante era reagire e lo abbiamo fatto nel miglior modo possibile, giocando di squadra, quando possiamo esprimere al meglio le nostre caratteristiche. Abbiamo tanti giocatori che sanno segnare, è importante trovarli nei momenti giusti e penso che oggi lo abbiamo fatto“.

Rispondendo alla domanda di StrettoWeb sul rapporto con Laquintana e Laganà, sulle prospettive di una possibile difficoltà di adattamento dei tre, oggi in campo contemporaneamente e con Fernandez autore di 10 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, il capitano della Viola ha dichiarato: “questo per me è un anno diverso rispetto agli altri perchè, come ben sapete, sono stato tutta l’estate qua. Sto giocando da 2 stagioni senza fermarmi. Sto bene mentalmente e fisicamente, ci voleva un po’ di tempo per ritornare alla normalità del gioco. In quanto a Vanni e Marco, capisco che in teoria ci poteva stare questo (il fatto che si potessero pestare i piedi a vicenda, ndr), ma noi ci troviamo in campo e può succedere di tutto: con la diversità delle squadre che troveremo, avremo tutto il modo di giocare e non siamo solo noi, ci sono anche tutti gli altri che hanno caratteristiche che possiamo sfruttare in diversi momenti. All’inizio è normale che dobbiamo imparare a giocare insieme, ma con le partite sono fiducioso che arriverà più continuità“.