La Viola supera Messina nel derby resistendo a una grande rimonta dei peloritani. Coach Cadeo analizza così la gara in conferenza stampa: “sapevamo che al di là dell’inizio, che sembrava facile, la squadra che affrontavamo stasera non poteva finire in quella maniera. La nostra vittoria oggi è una vittoria di squadra. Sono stati protagonisti tutti i nostri ragazzi, non solo a livello offensivo ma anche difensivo, specialmente nei primi due quarti in cui tatticamente abbiamo fatto quello che volevamo fare. In settimana ci sono ragazzi che non si sono mai allenati e la cosa si è sentita a lungo andare. L’altro aspetto che ritengo da sottolineare è difficile reagire come abbiamo reagito quando l’altra squadra è arrivata a 3 punti, è una nota di merito per i ragazzi.
I risultati non li ho ancora guardati, ma nelle settimane precedenti ci sono state sorprese, ma quando si ripetono non sono più sorprese. Le squadre meno quotate hanno trovato i loro equilibri e la loro forza“.
Rispondendo alla domanda di StrettoWeb su come è stato gestito il momento in cui Messina stava rimontando, coach Cadeo ha dichiarato: “i reduci dall’anno scorso c’era solo Manu. Non ne abbiamo parlato tanto di quello che è successo l’anno scorso, abbiamo parlato della squadra che è venuta qui a giocare con caratteristiche e giocatori diversi, abbiamo detto che se c’era da battagliare, dovevamo essere pronti. Il capitano può aver detto qualche partita in più nello spogliatoio. Per il discorso casa, pur tornando da Matera con una sconfitta, ho sentito il pubblico vicino, più rumoroso, ha capito com’è scaturita la sconfitta di Matera, venivamo da 2 prestazioni convincenti, lo hanno sentito i ragazzi, anche verso la fine. Abbiamo dato al pubblico, al di là dei risultati, una bella pallacanestro, corale, di squadra, non solo con individualità.
Cosa ci siamo detti? In quel momento non dobbiamo pensare a quello che è successo, ma a cosa dobbiamo fare per vincere. Cosa fare in attacco, dare tranquillità ai ragazzi, creare altre tensioni era inutile. Il tono e il modo erano come all’inizio. Non c’era bisogno di caricare i ragazzi ulteriormente. Come si fa a tenere dietro la squadra avversaria? Se lo sapessi lo farei in tutte le partite.“.






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