L’altipiano della Sila regala anche d’inverno interessanti osservazioni. Da diversi giorni i membri del GLC Lipu Sila seguono due individui di Cicogna nera (Ciconia nigra) che frequentano regolarmente alcune aree della ZPS Sila Grande e del Parco Nazionale della Sila. La specie in Sila era stata già segnalata svernante per la prima volta nel 2016 da Gianluca Congi. Altre segnalazioni erano state documentate (tra fine novembre e fine dicembre dello scorso anno) dal Glc Sila nei dintorni di Crotone, nell’area della Riserva Naturale Regionale del Vergari e nei territori limitrofi. Dagli inizi dell’ultima settimana di novembre e anche oggi 1° dicembre, un bellissimo individuo di Averla maggiore (Lanius excubitor) frequenta alcuni spazi aperti siti tra i 1400 e i 1500 m nel cuore del Parco Nazionale della Sila.
Il Glc Sila si è già attivato con i proprietari dei pascoli e delle mandrie di bovini, trovando la massima disponibilità di quest’ultimi, al fine di salvaguardia dell’area di foraggiamento e di sosta di questi rari pennuti. Attualmente l’Averla maggiore è classificata come in declino in tutta l’Unione europea, con stato di conservazione sfavorevole anche a livello continentale. La specie non nidifica in Italia, ma sverna regolarmente soprattutto nelle regioni settentrionali del Paese, molto più raramente in quelle meridionali e in Sila non vi erano precedenti documentazioni contenute nei principali portali e piattaforme ornitologiche in ordine allo studio, alla promozione e alla conservazione degli uccelli. Alcune averle maggiori inanellate, catturate in Italia, provenivano dal nord Europa e Asia settentrionale, inclusa la Siberia. Il Glc Sila continuerà come avviene ormai da tantissimi anni nel monitoraggio di queste ed altre specie.




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