Il Governo Meloni, sotto la sollecitazione del Governatore Renato Schifani, ha deciso: la legge straordinaria per il risanamento delle baraccopoli di Messina, con i poteri straordinari affidati all’Ufficio commissariale, retto dal presidente della Regione, resterà in vigore fino a fine 2028. E’ quanto stabilisce una delle norme contenute nella bozza del “decreto Milleproroghe” che vedrà l’approvazione entro al fine del mese.
Risanamento Messina: il Sindaco Basile ringrazia per la proroga dei Poteri Speciali
“Desidero esprimere il mio ringraziamento al Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e al Governo nazionale guidato dal Presidente Giorgia Meloni per avere accolto la richiesta di proroga dei poteri speciali previsti per il risanamento delle aree baraccate della città di Messina che avevamo sollecitato con una nota ufficiale lo scorso 17 ottobre. Si tratta di una decisione fondamentale, che conferma attenzione istituzionale, responsabilità e consapevolezza rispetto a un percorso complesso che la città sta portando avanti con determinazione. Grazie a una forte volontà politica – territoriale, regionale e nazionale – supportata da norme e provvedimenti finalmente coerenti, dal 2018 con l’allora sindaco Cateno De Luca, Messina ha avviato un processo che oggi rappresenta una svolta storica: interi ambiti di risanamento sono stati demoliti, centinaia di famiglie hanno ricevuto una vera casa, e sono stati avviati progetti di rigenerazione urbana capaci di ricucire fratture sociali e urbanistiche radicate da generazioni”, è quanto afferma il sindaco di Messina, Federico Basile.
“Molto è stato fatto, molto è in corso, e molto resta ancora da realizzare affinché ogni famiglia originariamente censita possa vivere in una condizione dignitosa e sicura. La proroga dei poteri speciali era indispensabile per garantire continuità amministrativa e certezza degli interventi. Senza questo provvedimento, la scadenza del 31 dicembre avrebbe rischiato di interrompere un processo che ha finalmente trovato metodo, ritmo e risultati concreti. Ringrazio il Presidente Schifani e il Governo Meloni per avere riconosciuto la serietà del percorso intrapreso da Messina e per il sostegno offerto alla nostra comunità. Continueremo a lavorare con determinazione affinché ogni area baraccata sia definitivamente liberata e ogni famiglia possa costruire il proprio futuro in una casa adeguata e sicura. Rinnovo sin d’ora l’invito al Governo nazionale a venire a Messina per constatare personalmente il cambiamento umano, sociale e urbanistico che è in corso. È la prova concreta che, quando le istituzioni collaborano, anche le ferite più antiche possono trovare finalmente cura”, conclude Basile.
La soddisfazione di Gioveni e Cacciotto
“La proroga dei poteri speciali per il risanamento al 2028 è una notizia esageratamente importante e decisiva e che conferma la sinergia tra Governo Nazionale e Governo Regionale”, dichiarano il Presidente della Terza Municipalità Alessandro Cacciotto ed il Capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio Comunale Libero Gioveni. “Bisogna però piggiare ancora di più il piede sull’acceleratore”, affermano Gioveni e Cacciotto. “Tanto si è fatto ma tanto ancora si deve fare in città. Sono infatti ancora numerosi i nuclei familiari che vivono in baracca e che attendono un alloggio. Monitoriamo quotidianamente la situazione e cerchiamo di essere costantemente in contatto con tanti cittadini che ci chiedono notizie sul loro futuro abitativo dichiarano i due esponenti di Fratelli d’Italia“, evidenziano.
Cacciotto ribadisce poi “la necessità che la macchina del risanamento attenzioni soprattutto i territori della Terza Municipalità, in cui si concentrano il maggior numero di baraccopoli”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni ed il Presidente della Terza Municipalità Alessandro Cacciotto esprimono “soddisfazione e gratitudine nei confronti del Governo Meloni che ha dimostrato una grande sensibilità verso la nostra città nel comprendere di quanto grave sia la piaga delle baraccopoli che per decenni l’ha mortificata e oppressa”.
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