Nel giro di un weekend si può passare da una protesta imbarazzante e bugiarda a una conferma reale, fatta di studi, numeri e dati. Parliamo di Ponte sullo Stretto, a due giorni dal Corteo No Ponte di Messina che ha, nuovamente, mostrato la pochezza degli argomenti (e degli argomentanti) del no costretti anche a gonfiare i numeri delle presenze, poi smentiti dalla questura. Sono invece reali, frutto di raccolte di dati rigorose, i numeri diffusi da “Shipping Italia” che indicano come Messina sia al primo posto, mentre Reggio Calabria è al secondo, nella classifica dei porti più trafficati d’Europa.
Non d’Italia (lo sono come diretta conseguenza, ovviamente), ma d’Europa. Parliamo di 11.4 milioni di passeggeri a Messina e 11.2 a Reggio Calabria: nessun porto di nessun’altra città europea raggiunge questi numeri.
E meno male che per i “professionisti del NO”, il Ponte sullo Stretto collegherebbe il nulla, servirebbe a poche persone, pochi viaggiatori, non sarebbe sostenibile economicamente in relazione ai flussi e al reale utilizzo. Follie, fandonie, teorie astruse.
Il porto di Messina è il più attraversato d’Europa e, di fronte, ne ha uno che quasi lo pareggia. Lo Stretto di Messina mette insieme 22.6 milioni di passeggeri dimostrandosi uno snodo fondamentale e centrale per i trasporti nel Mediterraneo. Numeri che aumenterebbero enormemente con il Ponte che permetterebbe di attraversare lo Stretto anche a chi oggi, per ragioni puramente di convenienza legate al tempo e ai costi, preferisce evitarlo.
Si tratta di dati incontrovertibili che testimoniano quanto sia necessario il Ponte sullo Stretto: un collegamento strategico per turismo, economia e trasporti che mettere Messina, Reggio Calabria e l’intera area dello Stretto ancor più al centro del Mediterraneo con relative ricadute positive sui territori.



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