Reggina, è emergenza: centrocampo “contato”, out in 6 tra infortuni e squalifiche. E il mercato chiude il 18 dicembre

Per il match di domenica in casa contro il Milazzo, è praticamente emergenza in mezzo al campo, e Torrisi sarà costretto ancora una volta a pescare dagli under. E intanto sul calciomercato...

Il Giudice Sportivo ha squalificato per un turno Mungo e Sartore, i due centrocampisti della Reggina fermati domenica a Paternò: il primo si è beccato il giallo ed era diffidato, il secondo invece ne ha ricevuti due in modo ingenuo. A loro si aggiunge Salandria, che dovrà scontare la seconda delle tre giornate di squalifica. Sul fronte infortuni, invece, Porcino ne avrà ancora per molto e la situazione di Barillà non è delle migliori. Senza dimenticare Adejo e, forse, Di Grazia, che giocano in altri ruoli ma che vanno comunque ad aggiungersi agli indisponibili. Per il match di domenica in casa contro il Milazzo, è praticamente emergenza in mezzo al campo, e Torrisi sarà costretto ancora una volta a pescare dagli under.

Per quanto concerne il calciomercato, è tutto abbastanza fermo, al netto delle parole di Torrisi, il quale da oltre una settimana afferma che i profili sono stati individuati e che sono soltanto da chiudere. Peccato che il sostituto di Montalto non sia ancora arrivato e che manchino otto giorni alla chiusura della sessione invernale. Tra l’altro, lo stesso allenatore aveva affermato tempo fa che “il mercato apre l’1 dicembre”. E che si sia aperto, lo abbiamo visto tutti. La speranza è che non si chiuda alle stesse condizioni. Anche perché tante altre società hanno iniziato a muoversi ben prima dell’1 dicembre, con colpi pure importanti. Smentendo, difatti, la narrazione secondo cui “i migliori che hanno, le squadre se li tengono”. 

La realtà oggi dice che la Reggina ha il centrocampo dimezzato e l’attacco praticamente pure. C’è il solo Ferraro, con Pellicanò. Un po’ troppo poco. Troppo, troppo poco. Ma sono bastate tre vittorie di fila, tutt’altro che entusiasmanti e con avversari – almeno in due casi – ampiamente alla portata, per far “calmare le acque”. Ci ha pensato Alfio Torrisi, che oltre ad allenatore è diventato anche grande comunicatore, DS e responsabile dei rapporti con la tifoseria. Praticamente un manager.