La NOVA Basket è pronta a tornare sul parquet del PalaTorre per uno dei match più importanti della sua Prima Fase: domenica, alle ore 18, arriva la Virtus Trapani di coach Valerio Napoli, in una sfida che mette di fronte la seconda e la terza forza del Girone West. Una partita che, per intensità e posta in palio, promette di dire molto sul cammino e sulle ambizioni future del gruppo allenato da Claudio Pizzuto e Giovanni Gentile.
I biancoblù arrivano all’appuntamento nel loro momento migliore: tre vittorie consecutive contro Peppino Cocuzza, Cestistica Gioiese e Nuova Pallacanestro Marsala hanno consolidato il secondo posto a quota 14 punti. Trapani, reduce dal turno di riposo, insegue a due lunghezze (12 punti, come Milazzo) ed è a sua volta in striscia positiva dopo i successi con Cocuzza e Gioiese.
Gli ospiti possono contare su un reparto offensivo distribuito e pericoloso: Frisella (12.3 punti a gara), Campoya (11.4) e Gentile (11.0) formano un trio capace di accendersi in più modi, mentre Genovese, Pace e Svoboda completano un roster solido e ben bilanciato, arcigno e complicato da affrontare e battere: non è un caso, infatti, che le sconfitte in campionato siano solo 3.
Queste le parole dei coach. Coach Claudio Pizzuto: “affrontiamo una squadra organizzata, in fiducia e con un’identità chiara. Sarà un test importante per capire a che punto siamo del nostro percorso. Serviranno intensità difensiva, lucidità nelle scelte offensive e soprattutto la capacità di restare dentro la partita nei momenti complicati. È una gara che può darci indicazioni significative su di noi e sulle nostre ambizioni“.
Coach Giovanni Gentile: “Trapani ha talento diffuso e rotazioni importanti. Conosco Valerio Napoli, è stato il mio coach e so che prepara molto bene le partite. Per vincere dovremo imporre il nostro ritmo, essere aggressivi nei duelli individuali e mantenere continuità per tutti i 40 minuti. La squadra sta crescendo e questo è il momento di dimostrarlo contro un’avversaria diretta. Insieme a Claudio siamo molto curiosi di sapere a che punto siamo. Siamo giovani, ma non vuol dire che abbiamo alibi relativo all’età: adesso è il momento di mostrarci maturi in campo“.



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