Mandato di arresto europeo, la Corte d’Appello libera Lupin

Accolte le richieste dell’avvocato Francesco Nicoletti: revocata la misura restrittiva, resta l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Udienza fissata il 22 dicembre

In totale accoglimento delle richieste dell’Avv. Francesco Nicoletti la Corte di Appello di Catanzaro ha rimesso in totale libertà il pluripregiudicato rossanese Gabriele Pometti alias “Lupin”, già sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, destinatario di un Mandato di Arresto Europeo per gravi reati commessi all’estero.

Il mandato d’arresto europeo (MAE) è uno strumento di cooperazione giudiziaria dell’Unione europea che consente a uno Stato membro di consegnare a un altro una persona accusata o condannata per un reato, per processarla o farle scontare la pena nello Stato che lo ha emesso. Con la sua introduzione è stata superata la tradizionale procedura di estradizione tra gli Stati membri, per adattare la cooperazione giudiziaria alla libera circolazione delle persone e alla riduzione dei controlli alle frontiere. Il MAE è considerato lo strumento più avanzato al mondo in materia di trasferimento di persone tra giurisdizioni statali ed è stato istituito con la decisione quadro 2002/584/GAI del 13 giugno 2002.

Lo scorso mese di settembre, dopo ben sette gradi di giudizio, Pometti era stato assolto in via definitiva nell’ambito del processo della Direzione Investigativa Antimafia denominato “Stop Drug” per il quale in primo grado era stato condannato alla pena di anni otto di reclusione. La gravissima contestazione era quella di far parte di un’organizzazione a delinquere dedita al traffico di cocaina, eroina, marijuana e hashish operante stabilmente nel tempo, nel periodo circoscritto dalle intercettazioni telefoniche ed ambientali, e nello spazio individuato nel territorio di Rossano e città viciniori, con fonti di approvvigionamento localizzate anche in Francia. Un’organizzazione che, secondo l’accusa, commerciava, tramite l’uso di apparati telefonici cellulari, diverse quantità di sostanze stupefacenti utilizzando un linguaggio codificato nelle conversazioni intercettate.

Nell’immediatezza dell’arresto per il MAE, l’uomo era stato tradotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari. Su disposizione della Corte d’Appello di Catanzaro è stato immediatamente sottoposto ad interrogatorio nel corso del quale ha inteso rispondere chiarendo ogni aspetto della vicenda per la quale è stato tratto in arresto. Il Procuratore Generale della Corte di Appello di Catanzaro ha formulato richiesta di misura cautelare in carcere. La Corte di Appello di Catanzaro, in totale accoglimento delle richieste dell’Avv. Francesco Nicoletti, ha disposto l’immediata liberazione di Pometti, sottoponendolo ad un obbligo di presentazione alla P.G. La successiva udienza è stata poi fissata dinanzi alla stessa Corte per il prossimo 22 dicembre.