Inchiesta Liberty Lines, misure cautelari per sette dirigenti e sequestro da 184 milioni

Divieto di dimora e interdizione dagli incarichi: contestati truffa, corruzione e frode. La società affidata a tre amministratori giudiziari

Nuovo capitolo dell’inchiesta della procura di Trapani sulla compagnia di navigazione Liberty lines: la Guardia di Finanza di Trapani ha eseguito all’alba di oggi un’ordinanza del Gip a carico di sette dirigenti della compagnia di navigazione (la procura a novembre aveva chiesto misure per nove). Disposto per tutti il divieto di dimora a Trapani e Milazzo e l’interdizione temporanea da incarichi direttivi. Le contestazioni, ancora in fase preliminare, riguardano ipotesi di truffa ai danni dello Stato, corruzione e frode nell’esecuzione di un pubblico servizio.

Il Gip ha inoltre ordinato il sequestro preventivo di beni, flotte, mezzi e liquidità per circa 184 milioni di euro. Secondo gli investigatori, gli atti delineerebbero un sistema finalizzato a ottenere indebite erogazioni pubbliche tramite presunte violazioni contrattuali e di sicurezza. La gestione della società è stata affidata a tre amministratori giudiziari per garantire la continuità del servizio. Nell’inchiesta ci sono 48 indagati, comprese le due società Liberty lines Spa e Sns società di navigazione siciliana.