“Con l’arrivo delle festività natalizie, il fenomeno del caro voli e delle elevate tariffe ferroviarie torna puntualmente a colpire i cittadini siciliani, rappresentando ormai una costante e non più un’eccezione, da sempre denunciata dalla Confederazione Sindacale Autonoma Sinalp Sicilia con il suo Segretario Dr. Andrea Monteleone. Per i Siciliani spostarsi da e verso la propria terra continua a configurarsi come una forma di penalizzazione sistemica, che incide su diritti fondamentali e sulla dignità di cittadini italiani ed europei”. Lo afferma in una nota il SINALP – Confederazione Sindacale Nazionale.
“Per noi Siciliani non si tratta di semplice turismo, ma di necessità come la mobilità per motivi di salute (turismo sanitario) , come la mobilità per lavoro, e la mobilità per studio e formazione. Per chi ha vissuto per anni fuori dalla Sicilia, questa condizione è stata una realtà quotidiana, un costo aggiuntivo imposto solo per il fatto di essere Siciliani”.
“Un vero e proprio “pizzo istituzionale” che limita la libertà di movimento e l’uguaglianza sostanziale dei cittadini e mai realmente combattuto. La Regione Siciliana è una Regione a Statuto Speciale, il cui Statuto è legge costituzionale con pari dignità rispetto alla Costituzione dello Stato Italiano, eppure, fin dalla sua approvazione il 15 Maggio 1946, tale Statuto viene sistematicamente e volutamente disatteso”.
“In particolare, l’articolo 22 dello Statuto della Regione Siciliana stabilisce chiaramente che “La Regione ha diritto di partecipare con un suo rappresentante, nominato dal Governo Regionale, alla formazione delle tariffe ferroviarie dello Stato ed alla istituzione e regolamentazione dei servizi nazionali di comunicazione e trasporti terrestri, marittimi ed aerei, che possano comunque interessare la Regione”, e visto tale articolo, ci chiediamo e chiediamo al Governo Schifani di conoscere chi ha nominato per rappresentare le giuste istanze del popolo Siciliano, e cosa stà realmente facendo per difendere le giuste istanze dei siciliani”.
“La continuità territoriale non è un favore, né un’elemosina concessa a singole categorie: è un diritto costituzionale che spetta a tutti i Siciliani. Alla Presidenza della Regione Siciliana si chiede quindi non stupore, ma azione concreta, applicando integralmente lo Statuto, difendendo i diritti dei cittadini siciliani, intervenendo sulle tariffe di trasporto che impediscono una reale parità con il resto del Paese, e non fermarsi all’iniziativa, seppur meritoria, del solo “Sicilia Express” che alla fine risulta essere un pallido tentativo per arginare una reale e grave disparità che da sempre colpisce i Siciliani”.
“In questo contesto, appare quanto mai necessario incentivare la nascita di una compagnia aerea siciliana, sul modello di esperienze già tentate in passato e sistematicamente ostacolate, compresa la più recente iniziativa, abortita non si sa perchè, di autorizzare l’AST (Azienda Siciliana Trasporti) alla costituzione di una compagnia aerea regionale. Una scelta strategica che avrebbe garantito reale continuità territoriale, controllo dei costi e autonomia nei collegamenti”.
“Se manca il coraggio politico di rendere lo Statuto uno strumento vivo al servizio dei Siciliani, allora si abbia almeno l’onestà di non prolungare anni di immobilismo. I cittadini siciliani non chiedono privilegi, ma il rispetto di diritti già riconosciuti dalla Costituzione. La dignità di un popolo passa anche dalla possibilità di muoversi liberamente nella propria Nazione, se vero è che anche i Siciliani sono cittadini Italiani”.




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