Un commando di attentatori ha seminato morte e terrore durante le celebrazioni della festa ebraica di Hanukkah a Bondi Beach, una delle spiagge più famose dell’Australia nei pressi di Sidney. Il bilancio delle vittime è ancora drammaticamente provvisorio: 16 le persone rimaste uccise, tra cui il rabbino Eli Schlanger ed una bimba di 12 anni, e 38 i feriti in quello che per la polizia è trattato stato un attacco terroristico. Al momento non è chiaro se il bilancio aggiornato delle vittime includa uno dei due uomini armati. La polizia ha dichiarato in precedenza che uno dei presunti aggressori era stato ucciso, mentre un altro era in condizioni critiche.
2 attentatori sono stati uccisi
Due attentatori sono stati uccisi dalla polizia, ma non è conosciuto il numero dei componenti del commando. “Sono probabilmente di origine pakistana’‘, hanno riferito fonti informate, ma non c’è la conferma da parte delle autorità, che hanno arrestato un uomo a Bonnyrigg, nella zona ovest di Sydney, dopo perquisizioni in un’abitazione ritenuta collegata a uno degli attentatori.
Rinvenuto ordigno
Confermato intanto il ritrovamento di un ordigno esplosivo in un veicolo appartenente a uno dei presunti autori: “Abbiamo rilevato un ordigno esplosivo rudimentale in un’auto collegata a uno dei due terroristi. Gli artificieri della polizia stanno lavorando sul luogo del ritrovamento”, ha dichiarato il capo della polizia.
L’eroe che ha disarmato attentatore
Si chiama Ahmed al Ahmed l’eroe che questa mattina è riuscito a disarmare uno degli attentatori di Bondi Beach. Filmati che circolano sui social media mostrano l’uomo mentre prende alle spalle un terrorista che sta sparando, gli salta addosso e lo disarma.
Il premier australiano convoca Comitato di Sicurezza Nazionale
“L’Australia sradicherà odio, violenza e terrorismo”. Lo ha dichiarato il primo ministro australiano Anthony Albanese annunciando di aver convocato per questa sera una riunione urgente del comitato per la sicurezza nazionale. ‘‘C’è stato un devastante episodio terroristico a Bondi, durante la celebrazione dell’Hanukkah in riva al mare. Si tratta di un attacco mirato contro gli ebrei australiani il primo giorno di Hanukkah, che dovrebbe essere un giorno di gioia, una celebrazione della fede, ma è un atto malvagio, antisemita e terroristico che ha colpito il cuore della nostra nazione”, ha dichiarato il premier australiano.
”Un attacco contro gli ebrei australiani è un attacco contro ogni australiano e contro ogni australiano”, ha proseguito Albanese affermando che ‘‘non c’è posto per questo odio, questa violenza e questo terrorismo nella nostra nazione. Voglio essere chiaro: li sradicheremo”.
“A Sidney un crudele attacco contro gli ebrei”
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha condannato la sparatoria a Sydney, definendola un “crudele attacco contro gli ebrei” e ha esortato le autorità australiane a intensificare la lotta contro l’antisemitismo. “Proprio in questi momenti, le nostre sorelle e i nostri fratelli a Sydney, in Australia, sono stati attaccati da vili terroristi in un attacco molto crudele contro gli ebrei”, ha dichiarato Herzog in un discorso durante un evento a Gerusalemme, dove ha invitato l’Australia a “combattere contro l’enorme ondata di antisemitismo che sta affliggendo la società australiana”.
Solidarietà al popolo ebraico da leader mondiali
Tra i primi a esprimere solidarietà e preoccupazione il premier Giorgia Meloni con un post sui social: “Seguo con profondo dolore le drammatiche notizie che arrivano da Sydney. Nel condannare ancora una volta con fermezza ogni forma di violenza e di antisemitismo, l’Italia esprime il proprio cordoglio per le vittime e si stringe ai loro cari, ai feriti, alle comunità ebraiche e rinnova la propria amicizia al popolo australiano”.
“A Sydney, un attacco terroristico antisemita ha colpito alcune famiglie riunite per festeggiare Hanukkah. La Francia esprime la propria solidarietà alle vittime, ai feriti e ai loro cari. Condividiamo il dolore del popolo australiano e continueremo a lottare senza sosta contro l’odio antisemita, che ferisce tutti noi, ovunque colpisca”. Così su X il presidente francese, Emmanuel Macron.
Diversi leader israeliani hanno condannato la sparatoria. Il ministro degli Esteri Gideon Saar ha scritto su X che l’attacco è “il risultato della deriva antisemita nelle strade dell’Australia negli ultimi due anni Il governo australiano, che ha ricevuto innumerevoli segnali di allarme, deve tornare alla ragione”.
Il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, esponente dell’estrema destra, ha scritto su X che “il sangue delle vittime è sulle mani del governo australiano, che ha annunciato il riconoscimento di uno Stato “palestinese” e ha dato legittimità al terrorismo contro gli ebrei”.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato il governo australiano di avere alimentato l’antisemitismo sfociato nell’attentato di oggi a Sydney. “Tre mesi fa, ho scritto al primo ministro australiano per dirgli che la sua politica stava alimentando il fuoco dell’antisemitismo,” ha detto Netanyahu.
Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha condannato l’attentato. “Gli Stati Uniti condannano fermamente l’attacco terroristico in Australia che ha preso di mira una celebrazione ebraica. L’antisemitismo non ha posto in questo mondo”, ha scritto su X. “Le nostre preghiere vanno alle vittime di questo orribile attacco, alla comunità ebraica e al popolo australiano“, ha aggiunto.
L’edificio della Knesset, il Parlamento israeliano, è illuminato con i colori della bandiera australiana, come segno di solidarietà con la comunità ebraica nel Paese, dopo l’attentato terroristico a Sydney.
Geert Wilders, membro della Camera dei Rappresentanti dei Paesi Bassi e con l’ambizione di diventare Primo Ministro in futuro, ha affermato: “affrontiamo un problema esistenziale. Se vogliamo sopravvivere e che le prossime generazioni siano libere e vivano in una società laica, dobbiamo fermare e invertire l’islamizzazione delle nostre società. Non c’è altra soluzione. La correttezza politica è un suicidio”.
Autorità Palestinese: “condanna per la strage”
Il ministero degli Esteri palestinese ha condannato la sparatoria di Bondi Beach, affermando di respingere ogni forma di violenza e terrorismo. Il ministero ha affermato di “ribadire il suo fermo rifiuto di ogni forma di violenza, terrorismo ed estremismo, che contraddicono i valori umanitari”, esprimendo in una dichiarazione “la sua piena solidarietà con l’amica Australia”.










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