Nella giornata di ieri Joseph Paulinus ha lasciato Reggio Calabria per accasarsi a Piazza Armerina in B1, con tanto di salto di categoria. Un addio che, mettendo insieme i pezzi del puzzle, è sembrato abbastanza logico. Già sul finire della scorsa stagione, con il deragliamento conclusivo rispetto alla prima parte fatta di sole vittorie, JP3 era stato uno di quelli apparsi più nervosi. La conferma estiva, per certi versi, ha sorpreso, sicuramente non per la qualità del giocatore, quanto per i rumor che hanno accompagnato l’inizio di stagione riguardanti un rapporto non proprio idilliaco con coach Cadeo.
Quanto accaduto contro Milazzo è stato un segnale impossibile da non cogliere: Paulinus ha giocato 1 minuti e 58 secondi nel 1° quarto e 3 minuti e 43 secondi nel 2° quarto, per poi accomodarsi in panchina per tutto il secondo tempo. Rispondendo a StrettoWeb in conferenza stampa, coach Cadeo ha parlato di “scelta tecnica”. Poche ore dopo l’addio.
Ani come Paulinus?
Ora gli occhi si spostano tutti su Uchenna Ani. I tifosi si chiedono se sarà lui il prossimo a partire. Anche in questo caso, gli indizi non portano a prospettive non esaltanti. Il lungo classe 2000 è stato interessato dalle stesse voci di Paulinus riguardo ad alcune frizioni con coach Cadeo. Inoltre, la gara di Milazzo è stata parallela a quella di JP3: 2 minuti e 23 secondi nel 1° quarto, 37 secondi nel 2° quarto, intero secondo tempo in panchina per la suddetta “scelta tecnica” di coach Cadeo.
Il possibile addio di Ani apre a diversi dubbi sul peso specifico del giocatore: l’ex Avellino e Salerno è uno dei giocatori più amati dai tifosi, secondo forse solo a capitan Fernandez; l’anno scorso ha girato sui 15 punti di media e tutte le vittorie più importanti della Viola hanno portato la sua firma; con l’infortunio di Agbortabi e le condizioni di Maresca lontane dall’essere ottimali, la Viola avrebbe una voragine nel reparto lunghi.
L’eventuale decisione su Ani, per tutti questi motivi, è un po’ più delicata e potrebbe avere tempistiche differenti rispetto a quelle di Paulinus. In ogni caso, il ds Meduri è già attivo per capire come poter, eventualmente, rinforzare il roster neroarancio. La stagione, infatti, è ancora lunga e la regular season conta fino a un certo punto, lo ha dimostrato proprio il percorso della Viola della scorsa stagione e quello parallelo di Piazza Armerina poi promossa grazie a una seconda metà di stagione di altissimo livello. Un percorso che insegna, anche, come i correttivi giusti possano svoltare una stagione.



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