“La soffriamo solo noi la Moldova“. Una frase pronunciata da Lele Adani in telecronaca dà il quadro della partita dell’Italia ma non racconta tutto. Perchè se da una parte è vero che l’Italia ci ha messo 88 minuti per sbloccare la gara, è anche vero che Gattuso ha dato spazio a un po’ di turnover consapevole che recuperare i (18 da stasera) gol di differenza reti di distacco dalla Norvegia nell’ultima partita rimasta, proprio contro Haaland e compagni fosse roba da PlayStation (servirebbe un 9-0).
Colpa di un criterio particolare che, in caso di arrivo a pari punti, premia i gol fatti e non gli scontri diretti: l’Italia sarebbe sotto anche in questo caso, ma avrebbe le sue chance per ribaltare il 3-0 subito a Oslo. Regolamento balordo come quello che rischia di tenere fuori una nazionale blasonata come quella italiana, tifata e che ha fatto la storia dei Mondiali pur avendo 18 punti e potenzialmente 21, costringendola a passare dai Playoff. Sarebbe il terzo Mondiale senza l’Italia: poi ci si lamenta dello scarso appeal del calcio e che i ragazzini preferiscono guardare e praticare gli altri sport.
Italia fischiata dai propri tifosi
Quel che è peggio è che l’Italia è stata pure fischiata dai suoi stessi tifosi. “Andate a lavorare“, “vergogna”, “solo la maglia“, le urla di disappunto. L’immagine di Tommaso Buffon, il super tifoso di Reggio Calabria che sventola il Tricolore con la bandana della Reggina in testa, cozza terribilmente con il resto. Per cosa poi? Per non aver sommerso con 11 reti, modello Norvegia, la Moldova in una gara praticamente inutile? Anche con il doppio o il triplo dei gol sarebbe cambiato comunque poco. L’Italia poi, storicamente, non è mai stata una nazionale in grado di segnare gol a raffica e viaggia a una media di quasi 3 reti a partita.
Gattuso è stato chiarissimo nel post gara: “se siete rimasti all’11-0 della Norvegia non è problema mio“. Rino si è detto soddisfatto della prestazione dei suoi nonostante molte riserve. Gattuso è nella storia della Nazionale: per lui 5 vittorie in 5 partite, raggiunti Vicini e Fabbri, unici CT ad aver vinto le prime 5 gare disputate alla guida dell’Italia. La Nazionale, inoltre, per la prima volta nella storia ha vinto 6 partite consecutive nelle qualificazioni ai Mondiali. Con l’allenatore cosentino in panchina sono arrivati 15 punti, 18 gol fatti e 5 subiti.
Salvo miracoli, l’Italia dovrà passare dai maledetti Playoff, già letali in passato contro Svezia e Macedonia del Nord, a riprova che in certe gare non conta l’avversaria, ma conta approcciarle con la testa, la grinta e la serietà giuste. Caratteristiche di cui Gattuso è sempre stato una garanzia.



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