Ponte sullo Stretto, a Rete 4 tre ore di ordinaria follia. Ma vi sveliamo un segreto: al Sud ci laviamo e abbiamo anche le auto moderne

Ieri sera a Rete 4, a "E' sempre Cartabianca" di Bianchina, tre ore di ordinaria follia sul Ponte sullo Stretto

Pensavamo di averle sentite tutte, allora. “Tachipirina e vigile attesa”, sentivamo. “Vaccinarsi per non morire”, leggevamo. “Coprifuoco a mezzanotte”, annunciavano quelli che oggi urlano al Governo fascista. Non era tutto, però. Non avevamo ancora sentito e visto tutto. Sì, perché poi ci siamo sintonizzati su Rete 4. E lì… apriti cielo. “E’ sempre Cartabianca”, con Bianchina. Con il sigaro in diretta di Mauro Corona e le facce scandalizzate di Enzino Iacchetti che, a dir la verità, non pensavamo potesse cadere così in basso dopo la fine di Striscia la notizia. E poi abbiamo sentito anche Concita De Gregorio, che ha origini palermitane ma evidentemente a Palermo non c’è mai stata, oppure l’ultima volta ci è venuta da piccolissima, negli anni ’60.

Abbiamo sentito dire che del Ponte sullo Stretto “chi se ne frega”, ma solo perché è di Salvini. Perché quando lo pensava Berlusconi, il progetto era credibile (eppure è lo stesso). Abbiamo sentito dire che da Villa San Giovanni a Reggio Calabria ci vogliono 50 chilometri. E abbiamo anche sentito dire che in Calabria e Sicilia manca praticamente tutto: acqua, strade, ferrovie, treni, ospedali. Ora, va bene che ci sono delle carenze evidenti, ma – a nostra memoria, e non ci sentiamo di paragonarci a Mauro Corona – in Calabria e Sicilia ci laviamo. Poi, chi non lo fa, è per scelta, non di certo perché gli manca l’acqua. E anche se dovesse mancare, un modo per lavarsi lo si trova, in emergenza.

In Calabria e Sicilia ci spostiamo anche con le auto. E ne utilizziamo anche molte di più di chi oggi guarda già avanti, si muove coi monopattini o con le biciclette. Usiamo l’auto anche troppo. E se le usiamo è perché le strade, sì, ce le abbiamo. E abbiamo anche i treni. E abbiamo anche le Ferrovie. Guardare per credere. Venire al Sud, per credere. E lo diciamo a chi pontifica da studi televisivi a Roma o Milano. Pensate, Concita De Gregorio non sa anche che a Crotone ci sia l’Aeroporto. “Dobbiamo andare a Crotone prossimamente e non sappiamo come fare, dovremmo prendere l’aereo per Lamezia e poi fare 1 ora e 40 di auto”, ha detto.

Una follia. Durata circa tre ore. Tre ore di programma quasi senza contraddittorio. Le facce di Bianchina, la sua ironia pungente dall’aria “Sinistra”, i servizi degli inviati a senso unico (intervistando solo contrari all’opera). E poi, e poi, le solite facce, il confronto in diretta: Accorinti e Ialacqua, Ialacqua e Accorinti. Sempre loro, che dopo i fallimenti al Comune hanno bisogno di ritagliarsi uno spazio di notorietà, un po’ come il buon Enzino dopo Striscia la notizia. Ma non è che per caso si vogliono invertire? Accorinti a fare il comico e Iacchetti a fare il finto Sindaco, urlando “vaffanculi” in diretta tv per sentirsi figo? Non è che poi ci sia tanta differenza rispetto ai ruoli attuali…