L’Università di Messina, con una cerimonia emozionante, intitola il Cortile del Rettorato a Lorena Quaranta e Sara Campanella, studenti dell’Ateneo vittime di femminicidio. “La decisione di intitolare il Cortile trasforma uno degli spazi più rappresentativi dell’Ateneo in unluogo permanente di riflessione e responsabilità collettiva. La dedica intende custodire il ricordo di due giovani donne il cui percorso universitario, interrotto tragicamente, continua a testimoniare valori di impegno, tenacia e aspirazione alla conoscenza”, è quanto ha affermato il Rettore Spatari.
Disegno dell’architetto Giuseppe Steno
L’opera in Cortile, che vuole rappresentare la ferma condanna agli atti di femminicidio, è stata svelata all’interno dell’aiuola antistante l’Ingresso A dell’Edificio D di Economia. Il disegno dell’architetto Giuseppe Steno è stato realizzato artigianalmente in acciaio corten e evoca una sedia con la fisionomia di una donna, con uno dei piedi che richiama la forma di un coltello. Accanto anche due frasi di Lorena e Sara: “Ora più che mai bisogna dimostrare responsabilità e amore per vita” (Lorena); “Sii sempre te stessa. Ama ciò che sei, cammina a testa alta, splendi, vola” (Sara).
La morte di Lorena e Sara ha scosso profondamente la comunità universitaria
La morte di Lorena Quaranta e Sara Campanella ha scosso profondamente la comunità universitaria e la città di Messina. Lorena era una studentessa di Medicina dell’Università di Messina. È stata vittima di un femminicidio perpetrato dal suo compagno. La sua morte è stata un tragico evento che ha suscitato grande commozione. La sua figura è diventata simbolo di lotta contro la violenza di genere, ed è stata ricordata con numerosi tributi. Anche la morte di Sara ha avuto un forte impatto sulla comunità accademica e non solo. La tragedia ha avuto un impatto anche oltre la città di Messina, portando l’attenzione sulla problematica della violenza domestica e sulle difficoltà che molte donne affrontano.











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