Il M5S di Catania segnala: “inaccettabili i ritardi sul lotto 3 che collegano la città etnea con Ragusa” | DETTAGLI”

Lo affermano in una nota diversi esponenti del movimento cinque stelle

“Si esprime viva preoccupazione per il rallentamento dei lavori nel tratto che va da Grammichele a Francofonte, in netto ritardo, rispetto agli altri lotti che, invece, procedono speditamente. Una beffa per i territori, le persone e non ultimi i portavoce ed attivisti del M5S che hanno concretamente lavorato, attraverso i parlamentari del territorio, affinché l’opera venisse inserita tra quelle strategiche durante i due Governi M5S, guidati da Giuseppe Conte, ed interamente finanziata con appalti pubblici dell’Anas, scongiurando la ipotesi di esosi pedaggi a carico degli utenti.” Lo affermano in una nota i responsabili provinciali di Catania del M5S Nunzia Catalfo ed Eugenio Saitta, il referente del Gruppo Territoriale di Caltagirone Francesco Cappello insieme ai consiglieri comunali Greta Bonanno, Claudio Panarello e l’assessore Piergiorgio Cappello; il consigliere comunale di Scordia Salvatore Centamore insieme a tutto il Gruppo territoriale, il consigliere comunale di Grammichele Salvatore Li Rosi insieme a Giuseppe Purpura, già sindaco di Grammichele e tutti gli attivisti del Calatino.

“Una visione pubblica delle opere contrapposta alla privatizzazione portata avanti dalla destra dell’allora governo regionale capeggiato da Musumeci e da molti sindaci dei territori, favorevoli al progetto privato a costo dei cittadini. Insieme ai referenti, consiglieri e deputazione della Provincia Ragusa, dopo aver monitorato e sollecitato in tutti i modi l’avanzamento dei lavori, riteniamo preoccupante la situazione del lotto 3, i cui lavori sono manifestamente a rilento, con il rischio concreto di un’apertura incompleta di questa fondamentale arteria, attesa da oltre 50 anni. Per tali motivi, si è perorata, mediante la deputazione regionale, una formale interrogazione all’Ars e nel contempo richiesto un incontro urgente con i vertici di Anas”.