Elezioni Regionali: urne riaperte in Campania, Puglia e Veneto, si vota sino alle 15

Elezioni Regionali: urne aperte in Campania, Puglia e Veneto. Subito dopo la fine delle operazioni di voto si procederà con lo spoglio delle schede

Urne riaperte per le elezioni regionali in Campania, Puglia e Veneto e per le elezioni comunali ad Acquaro e Capistrano in Calabria, Caivano e Monteforte Irpino. I seggi resteranno aperti sino alle 15:00 di oggi, lunedì 24 novembre. Subito dopo inizierà lo spoglio delle schede che StrettoWeb seguirà in diretta. C’è grande attesa nel mondo politico per il risultato di questa importante tornata elettorale.

Regionali Campania

Venti liste a sostegno di sei candidati alla presidenza della Regione Campania. Otto quelle messe in campo dal centrosinistra al fianco del grillino Roberto Fico, otto per il centrodestra con Edmondo Cirielli (FdI) più quattro indipendenti ‘Per – per le persone e la comunità’, che candida Nicola Campanile; ‘Campania popolare’, a sostegno di Giuliano Granato; ‘Forza del popolo’, che candida Carlo Arnese e Dimensione Bandecchi guidata dal sindaco di Terni Stefano Bandecchi. Sono loro i protagonisti del voto per le Regionali in programma domenica 23 novembre (dalle 7 alle 23) e lunedì 24 (dalle 7 alle 15). In ballo la successione al governatore uscente Vincenzo De Luca, reduce da due mandati consecutivi.

Sezioni e sbarramento

Sono 5.825 le sezioni in cui si vota (circa la metà, 2.896 a Napoli) per eleggere 50 consiglieri. Per conquistare seggi una lista deve superare il 2,5% dei voti validi a livello regionale.

Regionali Puglia

Quattro i candidati in campo: Antonio Decaro per il campo progressista, sostenuto da sei liste (PD, M5S, AVS, Per la Puglia, Decaro Presidente e Popolari con Decaro); Luigi Lobuono, per il centrodestra, sostenuto da 5 cinque liste (Fi, FdI, Lega con Udc e NPSI, Noi Moderati Civici per Lobuono e La Puglia con noi); Sabino Mangano, civico sostenuto dalla lista Alleanza civica per la Puglia e Ada Donno, anche lei civica, sostenuta dalla lista Puglia Pacifista Popolare.

Legge elettorale

Particolarmente complessa la legge elettorale pugliese che, tra l’altro, è molto garantista con la minoranza: alla coalizione vincente viene attribuito un premio di maggioranza che la può portare al massimo ad ottenere 29 dei 50 seggi. Anche con percentuali bassissime, la minoranza non potrà avere meno di 21 consiglieri. Per concorrere alla distribuzione dei seggi, le singole liste devono superare la soglia del 4% se sono in coalizione, e dell’8% se si presentano da sole. Uno sbarramento che in questa tornata rende molto complicato l’ingresso in Consiglio dei due candidati civici.

Regionali Veneto

Cinque i candidati presidentiAlberto Stefani (sostenuto da Lega Stefani Presidente, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Udc, Noi moderati-Civici per Stefani, Liga Veneta Repubblica); Giovanni Manildo, (sostenuto da Pd, Avs, M5S, Le civiche venete per Manildo, Rifondazione, Uniti per Manildo, Volt); Riccardo Szumski con la lista Resistere Veneto; Marco Rizzo con Democrazia Sovrana Popolare e Fabio Bui con Popolari per il Veneto.

Legge elettorale

Le soglie di sbarramento per la legge elettorale regionale del Veneto sono: le coalizioni devono superare il 5% dei voti validi per accedere alla ripartizione dei seggi, a meno che non siano composte da almeno una lista che abbia ottenuto il 3% dei voti validi

Coma andò nel 2020

Alle ultime elezioni del 20 settembre 2020 Luca Zaia venne eletto presidente per la terza volta (la seconda con il nuovo sistema elettorale) con 1.883.960 voti, pari al 76,79%; secondo fu Arturo Lorenzoni (centrosinistra) con 385.768 voti (15,72).