“In un contesto storico dove il delirio collettivo ha pervaso l’umanità il mondo della cultura non può rimanere inerme rispetto alla violenza. Il gesto realizzato, tramite l’intelligenza artificiale, di “bombardare” di letame degli inermi manifestanti, da un aereo militare pilotato dallo stesso Presidente degli Stati Uniti d’America, ha oltrepassato ogni limite. L’impegno civile degli intellettuali e di coloro i quali si riconoscono nel mondo della cultura non si possono limitare alla semplice indignazione verso un segnale, anche se virtuale, che calpesta i valori della democrazia“. È quanto dichiarato da Giovanni Suraci, coordinatore Poeti per la Pace, attraverso un comunicato stampa nel quale mostra il suo disappunto per il video IA postato da Donald Trump su Truth: il presidente USA, nel suddetto filmato, bombarda con il letame alcuni manifestanti.
“La riprovazione verso simili atteggiamenti non dovrebbe avere colore partitico/politico. I primi a protestare verso questi atteggiamenti, a mio avviso, dovrebbero essere, in una democrazia matura, proprio i sostenitori di Trump e di tutti coloro che si riconoscono in questo Presidente. Se non c’è una presa di posizione seria da parte del mondo occidentale la deriva democratica può portare l’intera umanità a recepire lo scontro e l’odio basilari per derimere opinioni diverse. Ancora una volta, nella qualità di coordinatore dei “Poeti per la Pace”, mi appello al mondo della cultura a non restare inerme, ma a pronunciarsi in maniera ferma e organizzata contro qualsiasi forma di violenza.
Sia Papa Francesco, che storici come Gramsci, hanno sostenuto che l’indifferenza è la strada più veloce per raggiungere la disumanità. Ecco noi “Poeti per la Pace” utilizzeremo tutti i mezzi pacifici per far sentire la nostra riprovazione verso questa dilagante perversione prima che sia troppo tardi“, conclude la nota.



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