Reggio Calabria, il Cilea Opera Festival conquista la città: Cesare firma il gelato “Tilda” ispirato al Maestro

Dal MArRC parte il nuovo progetto culturale ideato dal Maestro Alessandro Tirotta: un omaggio al compositore palmese e alla sua eredità artistica, tra concerti, sinestesie e il gelato “Tilda” ispirato alla lirica

  • gelato e opera TILDA (32)
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La città dello Stretto e la sua provincia si confermano ancora una volta palcoscenici di prestigio internazionale grazie all’iniziativa di artisti e promotori culturali locali. Il Maestro Alessandro Tirotta ha impresso un nuovo, significativo slancio a questa visione, lanciando ufficialmente il CILEA OPERA FESTIVAL, un evento destinato a regalare emozioni uniche al territorio e a proiettarsi nel tempo, fino a fine novembre.

​L’obiettivo primario del Festival, così come già fatto in passato in grandi allestimenti (come la memorabile Adriana Lecouvreur curata da Eduardo Lamberti Castronuovo), è la valorizzazione della figura di Francesco Cilea, musicista e compositore leggendario, nativo di Palmi e universalmente apprezzato, ma non sempre celebrato con la costanza che la sua arte meriterebbe.

​Un battesimo d’arte e sinestesia

​Il “battesimodell’iniziativa si è svolto ieri pomeriggio sulla suggestiva terrazza del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria (MArRC), in un evento che ha unito musica, istituzioni e sapori locali. Il momento culminante è stato il concerto “PIANISMO DI CILEA“, dove la pianista Beatrice Zoccali ha interpretato splendidamente le sonorità scaturite dall’estro del Maestro Palmese.

​A salutare il pubblico e a ribadire l’importanza della sinergia tra le forze del territorio sono intervenuti il Presidente del Conservatorio, Eduardo Lamberti Castronuovo, il Vice Direttrice del Conservatorio “Cilea”, Prof.ssa Vittoria Caracciolo La Grotteria, e l’artigiano del gusto Davide Destefano, titolare della storica Gelateria Cesare.​

Dalla melodia al gusto: nasce il gelato “Tilda”

​L’intervento di Destefano ha sottolineato la capacità del Festival di coinvolgere ogni eccellenza locale. Per l’occasione, il gelatiere ha presentato una delle sue più recenti creazioni: il gusto tematico TILDA“, ispirato all’omonima opera di Cilea. Questo “estro dolciario” è parte di un’innovativa azione di marketing culturale mirata a promuovere il compositore stesso attraverso un’esperienza sensoriale immediata e popolare.

​Il gelato TILDA” è il risultato di un affascinante esercizio di interpretazione sinestetica, dove il pentagramma musicale si traduce in un “pentagramma del gusto“, e i sapori, modulati ad arte, sostituiscono le note per reinterpretare l’intera composizione. L’obiettivo non è la riproduzione nota per nota, ma l’evocazione della stessa risposta emotiva dell’opera lirica, creando un profilo gustativo dinamico che rispecchi la sua narrazione sonora e il suo pathos.

​Il gusto e il dramma dell’opera Tilda

​L’opera La Tilda, melodramma in tre atti del 1892, narra la storia di Tilda, ossessionata dall’amore non corrisposto per Gastone, che la deride preferendole Agnese. Dopo un rapimento e un tentativo di vendetta, Tilda confessa l’amore e, mentendo di aver ucciso Agnese, viene pugnalata mortalmente da Gastone, spirando infine nel perdono rivolto ai due amanti.

​Il gusto TILDA interpreta questo dramma con una stratificazione audace e contrastante:

  • ​Base (Passione Cupa): gelato al cioccolato fondente (70% cacao), a simboleggiare l’ossessione, il destino drammatico e il fondo amaro della gelosia.
  • Primo Variegato (L’Inganno e la Vendetta): salsa di lamponi selvatici e peperoncino rosso. I lamponi portano l’acidità della vendetta e della menzogna, mentre il peperoncino rappresenta la passione iniziale che si trasforma nel colpo fatale.
  • Secondo Variegato (La Compassione e il Perdono): crema di ricotta fresca zuccherata e fiori d’arancio canditi. Questa nota morbida e confortante simboleggia la purezza di Agnese, il pentimento e la benedizione finale di Tilda agli amanti.​

Il risultato è un gusto agrodolce del perdono che chiude l’esperienza sensoriale, offrendo al pubblico un modo inedito e squisito per approcciare l’arte immortale del Maestro Francesco Cilea. Il Festival si annuncia, dunque, come un appuntamento annuale imperdibile per la cultura calabrese.