Reggio Calabria, aggressione al carcere di Arghillà: poliziotto ferito al volto

Dopo l’aggressione di ieri, il SiNAPPe chiede misure urgenti per garantire la sicurezza del personale, ormai costretto a lavorare in condizioni di rischio quotidiano

“Ancora violenza all’interno della Casa Circondariale di Arghillà. Nella giornata di ieri, un detenuto affetto da disturbi psichiatrici ha improvvisamente aggredito un giovane agente di Polizia Penitenziaria, colpendolo con un violento pugno al volto. Il collega, ferito al labbro, è stato trasportato d’urgenza al locale ospedale per le cure necessarie”. Lo afferma in una nota il Segretario Provinciale SiNAPPe, Antonio Calzone.

“L’episodio giunge a meno di una settimana dalla vile aggressione che aveva coinvolto il Vice Comandante e altri agenti dello stesso Istituto, confermando un trend di violenze ormai fuori controllo. È inaccettabile che in una struttura tanto complessa manchi ancora un reparto destinato all’isolamento disciplinare. Senza strumenti adeguati, gli autori di aggressioni restano impuniti e il personale continua a lavorare in condizioni di rischio quotidiano. Alla mancanza di strutture idonee si aggiunge la cronica situazione di sovraffollamento, che alimenta tensioni e pericoli. A pagarne le conseguenze sono soprattutto i giovani agenti, spesso con meno di un anno di servizio, costretti a operare tra carenze organizzative e continue emergenze”.

“Il SiNAPPe chiede un intervento immediato da parte dell’Amministrazione, affinché vengano adottate misure urgenti per ristabilire condizioni minime di sicurezza e garantire la tutela del personale in servizio”.