Reggina allo scoperto, il comunicato dopo la disfatta di ieri: cosa è stato deciso su Trocini e non solo

La Reggina, dopo le pericolosissime parole di Ballarino di ieri, al termine della disfatta nel derby dello Stretto a Messina, è uscita allo scoperto con un comunicato stampa per comunicare di aver "deciso di non decidere" nulla.

Si doveva decidere. Non sappiamo cosa. E alla fine, infatti, non si è deciso nulla. Si va avanti così. Proprietà che si “auto esenta” da colpe, responsabilità scaricate sui calciatori, che però si sono riuniti e stretti intorno. Non sappiamo a cosa, neanche in questo caso. La Reggina, dopo le pericolosissime parole di Ballarino di ieri, al termine della disfatta nel derby dello Stretto a Messina, è uscita allo scoperto con un comunicato stampa per comunicare di aver “deciso di non decidere” nulla.

“AS Reggina 1914, in tutte le componenti, nel rinnovare le proprie scuse ai tifosi per la prestazione non all’altezza delle aspettative offerta nell’ultima gara, comunica che nella giornata odierna, si è tenuto un confronto approfondito tra la proprietà, la dirigenza, mister Bruno Trocini, lo staff tecnico e una delegazione di calciatori, durante il quale sono stati analizzati in modo dettagliato gli aspetti tecnici, tattici, atletici e di spogliatoio relativi a questo inizio di campionato che sicuramente è al di sotto delle aspettative della Società” si legge.

“Da tale confronto è emersa la ferma volontà di assumersi la responsabilità da parte di tutte le componenti tecniche del club per invertire immediatamente l’andamento deludente fino ad oggi registrato. A conclusione dell’incontro, la società ha deciso di rinnovare la fiducia nel progetto tecnico e nel lavoro dello staff guidato da mister Trocini, convinta che, già da domenica prossima, la squadra saprà intraprendere un percorso di crescita in grado di riportare la Reggina verso gli obiettivi programmati”.

Dunque, i giocatori, definiti ridicoli da Ballarino (ha chiesto loro di andare da lui a rescindere in caso di sconfitta ieri), avrebbero dovuto decidere. Dopo che però sono stati insultati. E sol perché il massimo dirigente non sa cosa fare, cosa decidere, appunto. Alla fine del comunicato emerge la solita convinzione, quella che accompagna la proprietà da oltre due anni a questa parte: se ne uscirà. E’ da oltre due anni che si deve uscire dal momento difficile, ma intanto la Reggina rischia di viaggiare verso il quarto anno di fila in Serie D.

“Nella valutazione complessiva – si conclude il comunicato – ha inciso anche la consapevolezza che staff tecnico e gruppo squadra, in passato, hanno già dimostrato di saper reagire nei momenti di difficoltà, trovando compattezza e determinazione per ripartire. La Reggina rappresenta molto più di una squadra di calcio: è un simbolo di identità e appartenenza, un legame profondo che unisce città, tifosi e società in un unico sentimento, ne Siamo tutti consapevoli. Nei momenti di difficoltà, questa unità d’intenti diventa la forza più grande del club, la spinta per rialzarsi e affrontare, insieme, le sfide che ci condurranno verso il nostro obiettivo”.