Questo pomeriggio, gli ultrà della Reggina hanno incontrato la squadra al Sant’Agata, il giorno prima del derby dello Stretto a Messina. Domani i tifosi amaranto non ci saranno, per via del divieto imposto dal Prefetto. Il settore ospiti sarà vuoto e per questo i supporters hanno voluto incontrare i giocatori, per caricarli. “Siamo orgogliosi di voi, nonostante le prime partite scandalose, andiamo avanti e costruiamo. Vi vogliamo vedere col sangue agli occhi, sempre, soprattutto domani. Per noi la partita di domani è vita, lo è stata sempre. Quando ero piccolino e si parlava di Messina, tremavano le finestre. Costi quel costi domani dobbiamo vincere, dobbiamo mordergli le gambe, essere incazzati, come noi che volevamo essere lì con voi” le parole di uno dei capi ultrà.
“Potevamo essere lì e sostenervi. Più di quello che stiamo facendo non possiamo, ma adesso bisogna vincere. Fatevelo dire dai figli di Reggio, quanto conti il derby. Sbagliando, facendo bene, a noi non importa, ma l’importante è esserci sempre, perché noi ci siamo sempre. Comunque vada noi saremo sempre lì. Se ci sarà qualche gol, e ci sarà, giratevi verso il settore ospiti, perché è come se noi fossimo lì” ha aggiunto.
Non mancano alcuni passaggi alle recenti contestazioni alla società o alla divisone della piazza. Gli ultrà hanno fatto capire che gli screzi con la proprietà nulla hanno a che fare con la squadra, coi calciatori, con il campionato e con il delicato match di domani. “Noi ci saremo sempre per la maglia, per voi, poi quello che succede con la società sono cazzi nostri. Ci siamo sempre presi le nostre responsabilità e ce le prenderemo per tutta la vita, ma domani voi dovete essere 11 leoni, anzi 11 ultras, come noi. E poi, dopo Messina, dobbiamo continuare a spingere, sempre, devono avere paura della Reggina. Avete visto come è divisa Reggio Calabria? La città non è stata mai così. Ci avete portato al punto di dividerci ma noi stiamo facendo di tutto per unirla”.



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