Messina, memoria e clima si intrecciano al convegno “Eventi meteorologici estremi: previsioni meteo e analisi climatica” | FOTO e INTERVISTE

Si sta svolgendo oggi a Palazzo Zanca, a Messina, il convegno "Eventi meteorologici estremi: previsioni meteo e analisi climatica, dalla scala nazionale al contesto locale”, dove il ricordo delle vittime dell'alluvione del 2009 non è mancato

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    Foto di Stefania Giuffrida / StrettoWeb
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Si sta svolgendo oggi a Palazzo Zanca, a Messina, il convegno “Eventi meteorologici estremi: previsioni meteo e analisi climatica, dalla scala nazionale al contesto locale”. L’iniziativa, organizzata dall’Amministrazione comunale in sinergia e con il patrocinio del Dipartimento regionale di Protezione civile, di MessinaServizi Bene Comune, ISPRA, CNR–ISAC, 3BMeteo, ItaliaMeteo e dell’Aeronautica Militare, vede la partecipazione di autorità comunali e regionali, nonché di rappresentanti di enti e istituzioni impegnati nello studio e nella ricerca scientifica sulle previsioni meteorologiche, sull’analisi climatica e sulla valutazione degli impatti dei cambiamenti climatici.

A porgere i saluti il Sindaco Federico Basile, che sottolineato l’importanza del convegno: “questa giornata di studio ci permette di approfondire i temi legati ai cambiamenti climatici e agli eventi meteorologici estremi. Le stagioni non seguono più i ritmi tradizionali a cui eravamo abituati, e i fenomeni estremi si manifestano con crescente imprevedibilità. È un segnale di allarme che evidenzia quanto sia fondamentale il ruolo della Protezione Civile nella prevenzione e nella gestione dei rischi. Un ringraziamento sincero va a tutti coloro che quotidianamente operano per tutelare la sicurezza dei cittadini”.

A seguire, l’Assessore alla Protezione civile Massimiliano Minutoli, il Direttore generale Salvo Puccio e il Presidente di Messina Servizi Bene Comune Mariagrazia Interdonato. Centrale l’intervento dell’Ammiraglio, Santo Giacomo Le Grottaglie, in rappresentanza del Prefetto Cosima Di Stani, che ha ricordato la tragedia di Giampilieri, avvenuta esattamente 15 anni fa: “Le previsioni meteorologiche e i lavori di approfondimento come questo sono fondamentali per trarre spunti concreti di miglioramento e per rafforzare la prevenzione. Ricordare Giampilieri serve a comprendere la vastità di quanto accaduto, un momento toccante anche personalmente, essendo arrivato a Messina poco dopo quel triste capitolo della storia della città”.

Dopodiché, si è dato il via alla all’approfondimento tecnico e scientifico sul clima e sui suoi cambiamenti, spiegando i fattori che stanno alle spalle, effettuando un focus sulla Sicilia. Non è mancato il ricordo nei confronti delle vittime dell’alluvione del 2009 che ha colpito Giampilieri, Scaletta Zanclea, Altolia, Molino, Pezzolo, Ponte Schiavo e Briga Marina, provocando la tragica perdita di 37 vite umane.

Ai microfoni di StrettoWeb, il Dott. Daniele Ingemi, esperto meteorologo, ha ricordato il nubifragio avvenuto 15 anni fa: “E’ stato un evento tragico, traumatico che ha lasciato una traccia indelebile nei villaggi colpiti. Quell’evento ci aiuta a migliorarci sempre più in un sistema di Protezione Civile sempre più all’avanguardia, in un sistema di previsione sempre più concreti, anche se ci sono sempre dei limiti, nonostante il progresso tecnologico. Tuttavia, conclude – grazie a sistemi come le immagini satellitari e il radar  meteorologico abbiamo degli aiuti importanti, che ci permettono di avvisare per tempo la popolazione mettendoli in sicurezza.”

Una tavola rotonda per concludere la giornata

Ha concluso i lavori della mattinata Stefano Mariani (ISPRA), che ha presentato il Programma europeo Copernicus di Osservazione della Terra, il quale mette a disposizione di tutti gli Stati Membri, attraverso sei Servizi Tematici, informazioni utili al monitoraggio del territorio e delle acque, alla gestione delle emergenze, alla sicurezza e alle azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Ha inoltre sottolineato come la Commissione Europea abbia promosso negli ultimi anni azioni di cooperazione tra gli Stati Membri e i Servizi tematici al fine di incentivare l’uso dei prodotti Copernicus all’interno dei processi e modelli nazionali e locali.

In questo contesto, ha presentato l’iniziativa nazionale “C3S NCP for Italy”, che vede un forte coordinamento tra enti nazionali e regionali per lo sviluppo di prodotti e servizi ambientali e idro-climatici a valore aggiunto, compresi quelli per il monitoraggio stagionale e futuro delle ondate di calore, della siccità e della risorsa idrica, temi particolarmente rilevanti per il contesto siciliano.

La tavola rotonda pomeridiana si è sviluppata sul tema: “Rischi conseguenziali ai cambiamenti climatici e gestione rischio vento alberature urbane”, ha visto la partecipazione del Direttore Generale del Comune di Messina Salvo Puccio, che ha moderato il focus. Nel suo intervento Puccio ha richiamato l’attenzione sull’importanza di interventi di prevenzione per evitare situazioni di rischio, come il crollo di un albero: “Oggi abbiamo a disposizione strumenti che ci permettono di prevenire il danno valutando il rischio derivante da alberi non sani. Ecco perché, quando si procede all’abbattimento di una pianta, bisogna essere consapevoli che prima di farlo è stato effettuato uno studio accurato che ha portato a questa decisione.”

“Ciò che può sembrare a un occhio esterno un’eliminazione evitabile è in realtà la rimozione di un pericolo futuro e improvviso. La bilancia sul patrimonio arboreo cittadino è sempre in positive: ad ogni albero per il quale è stato necessario intervenire per prevenire il crollo, ve ne sono decine che vengono reimpiantati”. Il tema della sicurezza delle alberature è stato al centro dell’intervento del dottor agronomo Massimo Tirone della SeaCoop. Nella sua relazione, Tirone ha posto particolare attenzione al rischio di crollo degli alberi dovuto a eventi meteorologici estremi e ha sottolineato l’importanza di una gestione di qualità da parte delle amministrazioni comunali: “Nel Comune di Messina, grazie alla lungimiranza della partecipata che si occupa della gestione del verde, si è registrato un significativo salto qualitativo nel controllo e nella manutenzione degli alberi”.

Il convegno ha rappresentato un’occasione unica per combinare memoria, scienza e prevenzione, rafforzando la rete di conoscenze e competenze necessarie per proteggere Messina dagli effetti sempre più frequenti degli eventi meteorologici estremi.