Alta tensione in occasione di Italia-Israele, partita valevole per le qualificazioni ai prossimi Mondiali di calcio. Il corteo ProPal in corso in città è sfociato nella violenza a ridosso della partita. Alcuni attivisti hanno sfondato il cordone di sicurezza del servizio d’ordine del Comitato per la Palestina di Udine in piazza Primo Maggio, punto finale del corteo, cercando lo scontro con la polizia.
Lungo il percorso del corteo e in altri punti della città la polizia sta intervenendo con lacrimogeni e sparando con le lance ad acqua contro quei manifestanti che hanno divelto le barriere di protezione e apertamente fronteggiano gli schieramenti a distanza ravvicinata.
A Bologna protesta solidale con Udine: chieste le dimissioni del governo
A Bologna, un centinaio di manifestanti si sono radunati sotto la sede della Rai per manifestare contro la partita Italia-Israele, solidarizzando con la manifestazione a Udine. Dietro lo striscione, che in inglese recita “mostra il cartellino rosso a Israele“, hanno cantato cori come “blocchiamo tutto”, “Palestina libera”, “fuori Israele dall’Italia”, chiedendo le dimissioni del Governo e di “buttare fuori” Israele dalle competizioni sportive. Alcuni manifestanti alzano un cartellino rosso. Il delegato sindacale Usb Federico Serra ha detto al microfono: “questa partita non s’ha da fare” e “ho visto una nazionale italiana che mi piace ed è l’equipaggio di terra“.



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